Occhi elettronici

Videosorveglianza, quattro Comuni savonesi ammessi al finanziamento del Ministero dell’interno: fondi per 203 mila euro

Si tratta di Ortovero, Albisola Superiore, Stella e Pontinvrea

telecamera videosorveglianza generica

Savona. Sono quattro i Comuni savonesi che beneficeranno dei contributi del ministero dell’interno per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza. Si tratta di Ortovero, Albisola Superiore, Stella e Pontinvrea.

Il contributo statale servirà a coprire i costi, a carico delle amministrazioni comunali, per l’installazione dei sistemi previsti nell’ambito dei “Patti per la sicurezza urbana” sottoscritti tra i prefetti e i sindaci. Sulla base dei fondi stanziati per l’anno 2021, pari a 27 milioni di euro, i progetti che godranno del contributo sono 416.

Per Stella si tratta dei primi dispositivi di videosorveglianza. La maggioranza, infatti, nei mesi scorsi aveva comunicato l’intenzione di reperire i fondi per l’installazione di nuove telecamere proprio attraverso la partecipazione a bandi destinati a questa finalità. Ad Albisola Superiore sono presenti quattro telecamere (no ztl) in quattro punti strategici della città. Grazie ai fondi ottenuti il Comune potrà dare seguito al progetto di ampliamento della videosorveglianza in programma (anche con tecnologie di ‘targa system’ in grado di leggere in tempo reale e trasmettere i dati agli agenti).

Per quanto riguarda Ortovero, il contributo ministeriale sarà di 25 mila euro, pari al 39,49% dell’importo complessivo del progetto. Albisola Superiore riceverà un contributo di 80 mila euro, corrispondente al 32,43% dell’importo complessivo di 246 mila euro. A Stella andrà un contributo di 88 mila 500 euro, cioè la metà dell’importo complessivo di 177 mila euro. Infine, a Pontinvrea andrà un contributo di 10 mila euro, pari al 23,4%o dell’importo da 42 mila 500 euro circa.

Tra i comuni più videosorvegliati della provincia c’è, ovviamente, quello di Savona. Attualmente nella città della Torretta sono presenti circa 126 telecamere (no ztl), mentre altre 16 verranno installate nella ‘nuova’ via Nizza. Il Comune di Bergeggi è un altro Comune molto controllato. Con 20 telecamere presenti, si può dire che che a Bergeggi non cada foglia senza che gli agenti autorizzati ai controlli non ne vengano a conoscenza. Diverse le telecamere installate anche nei comuni di Alassio (110), Varazze (67, di cui 9 con targa system), Finale Ligure (63, di cui circa 27 con sistema OCR, ovvero per la lettura delle targhe), Celle Ligure (29), Andora (28), Altare (26), Albisola Marina (25), Villanova d’Albenga (23), Calice Ligure (12, due delle quali dedicate alla lettura delle targa degli automezzi), Tovo San Giacomo (11), Giustenice (7), Castelbianco (due telecamere con ocr e un progetto in itinere per l’ampliamento della videosorveglianza), Boissano (2 telecamere nella piazza, ma anche in questo caso il Comune è al lavoro su un importante potenziamento della videosorveglianza).

Tra i piccoli Comuni savonesi attualmente privi di videosorveglianza si segnala quello di Bardineto (che ha partecipato a diversi bandi).

“L’attribuzione del contributo statale per la realizzazione di impianti di videosorveglianza è un importante investimento per migliorare la sicurezza dei cittadini e contrastare i fenomeni criminali sia nei grandi centri urbani che nella realtà minori, facilitando l’attività di repressione dei reati ma anche quella di prevenzione e di capillare controllo del territorio, senza dimenticare l’effetto di deterrenza” ha dichiarato il ministro Luciana Lamorgese preannunciando l’avvio di una nuova procedura di selezione dei progetti comunali per l’anno 2022, con una disponibilità di risorse complessivamente pari a 36 milioni di euro.

“Il ministero dell’interno ha stanziato ulteriori fondi per migliorare la sicurezza e la prevenzione sul territorio – è il commento del senatore ligure Francesco Bruzzone e del sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli -. In tal senso, ringraziamo per il proficuo lavoro il nostro sottosegretario Nicola Molteni. Si tratta dell’ennesimo atto concreto della Lega al governo, che in questo caso mira al rafforzamento delle politiche di sicurezza integrata a supporto dell’impegno di sindaci e amministrazioni locali”.

L’utilizzo di telecamere di videosorveglianza nei comuni – per ragioni di sicurezza e per la tutela del patrimonio – rappresenta un’esigenza sempre più sentita e che va di pari passo con l’avanzamento tecnologico. Un tema, quello della videosorveglianza, legato a doppio filo con quello della privacy. Da questo punto di vista una questione – molto spinosa – riguarda i controlli effettuati con telecamere con funzioni di riconoscimento facciale. Uno dei primi Comuni ad utilizzare questo tipo di tecnologie è stato quello di Como, ma in quel caso il garante per la privacy era intervenuto per limitare l’utilizzo dei dispositivi.

In generale, la presenza di telecamere deve essere sempre segnalata da un’apposita cartellonistica. I Comuni possono installare i dispositivi di videosorveglianza per motivi di ordine pubblico (ma con le “limitazioni tecnologiche” previste dalla normativa vigente).

Restano esclusi dal finanziamento i comuni di Balestrino, Stellanello, l’Unione dei Parchi del Beigua (Sassello e Urbe), Millesimo, Toirano, Altare, Alassio, Bardineto, Quiliano, Spotorno, Cairo Montenotte, Savona (capofila) e Albissola Marina, Giustenice, Mallare, Balestrino, Massimino, Celle Ligure, Roccavignale, Bormida, Carcare, Testico, Cosseria, Borgio Verezzi e Tovo San Giacomo.

La graduatoria per l’anno 2021 è disponibile qui.

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