Albenga. Una vittoria di grandissimo valore quella che è stata conquistata dai bianconeri in quel di Cairo Montenotte, giocata a ottimi livelli meritandola e sudandola.
Il rammarico di Ferraro resta sempre la sconfitta beffarda contro il Campomorone, ma l’Albenga dista a -2 dal secondo posto e a -4 dal primo occupato dalla Fezzanese. E chi saranno i prossimi avversari degli ingauni alla ripresa? Proprio i biancoverdi, all’Annibale Riva, davanti ad una tifoseria che sarà ancora più decisiva del solito.
Chi è stato decisivo in Val Bormida è sicuramente Thomas Graziani, match winner con la sua rete in un punteggio che non è cambiato. La felicità del classe 2004 è tanta: “Per me il goal di domenica è stato un momento importante e, arrivando da un periodo senza goal, è stato ancora più emozionante. Sono felicissimo per quello ma ancora di più per i tre punti della squadra: ce li meritavamo“.
Tra i giovani più interessanti dell’intero torneo, i miglioramenti di Graziani sono evidenti di partita in partita: “Sinceramente non riesco nemmeno a descrivere tutto questo e, secondo me, non sono la persona più adatta per farlo. Spero di migliorare ancora: come mi hanno sempre detto, non si è arrivati neanche dopo 30 gol, io ne ho fatti 5 e non mi devo accontentare assolutamente“.
Prima il lancio con Alessandro Lupo, ora l’evoluzione con Flavio Ferraro: “Non posso negare che è stato difficile per me cambiare un mister con cui mi trovavo bene a stagione in corso, ma con Ferraro mi trovo bene e penso che ci stia guidando molto bene: speriamo di finire al meglio”.
L’emozione per domenica è grande tanto quanto la consapevolezza di essere in una buonissima situazione di classifica, che può permettere di giocarsi qualcosa di importante. E Thomas Graziani sa della forza dell’ambiente ingauno: “Giocare ad Albenga, dove sono cresciuto, e farlo davanti a tutti i tifosi è davvero importante per me: non abbiamo pressione, in campo ci divertiamo e il gruppo è molto unito. Quindi la partita con la Fezzanese dovrà essere un’altra conferma che possiamo giocarcela con tutti e, perché no, anche di sognare in alto“.