Liguria. Si è tenuto dalle 10 alle 12 nell’atrio della stazione di Genova Principe il volantinaggio delle lavoratrici e dei lavoratori del servizio ristoro a bordo degli Intercity “per sensibilizzare cittadini e passeggeri sui rischi di mancato servizio a cui vanno incontro per le scelte incomprensibili di Trenitalia”.
“L’azienda ha deciso di far cessare il servizio dal mese di gennaio lasciando a casa 16 dipendenti della cooperativa L’Unibis – spiegano dalle segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Fast e Orsa – Le organizzazioni sindacali chiedono a Trenitalia di rivedere questa decisione che è stata assunta in pandemia, con un ridotto numero di passeggeri, ma preventivata già da quando l’azienda ha deciso di introdurre le macchinette self service su tutta la flotta intercity giorno”.
“Ora con il ripristino delle condizioni di normalità e con l’approssimarsi della bella stagione che porterà più viaggiatori sulla tratta ligure, la soppressione del servizio appare lesiva sia nei confronti del personale sia dei passeggeri”.
La richiesta dei sindacati è di “ripristinare il servizio o di ricollocare i 16 rimasti senza lavoro”.
Il consigliere regionale del Pd Pippo Rossetti ha partecipato alla manifestazione: “Sedici lavoratori del servizio carrellini ristoro degli intercity vengono lasciati a casa e da mesi non ricevono né stipendio né ammortizzatori sociali. Sorprende come Trenitalia non solo non assorba nel suo grande gruppo queste persone ma anche come costruisce gli appalti e gli affidamenti dei servizi esternalizzati, che non garantiscono neanche gli ammortizzatori sociali. E’ imbarazzante, in questa situazione, il silenzio della Regione Liguria, che si limita alle parole senza alcuna scelta incisiva. Visti gli investimenti che la Regione fa su Trenitalia e le ferrovie, sarebbe il caso che si impegnasse di più per dare dignità e garanzie ai lavoratori”.
“Avevamo già chiesto mesi fa alla giunta di intervenire e di farsi carico dei 16 dipendenti in attesa della ripartenza a pieno regime del trasporto ferroviario e la ripresa del turismo, portando in aula le istanze dei sindacati, ma la richiesta è caduta nel vuoto, solo promesse non mantenute. Speriamo che ora sia la volta buona e che la Regione si decida a intervenire”, conclude Rossetti.