Esperienza che segna

Guerra, rientrati a Savona i militi della Croce Bianca: “Viaggio straziante a livello emotivo. Non scorderò mai quegli occhi pieni di terrore”

Quattro volontari venerdì si sono diretti a Dabas per consegnare beni di prima necessità e giochi ai profughi ucraini

Savona/Dabas. Si è concluso questa notte alle 3.30 il viaggio dei militi della Croce Bianca di Savona che sono partiti venerdì dalla loro sede savonese per raggiungere la città ungherese di Dabas con un carico di beni di prima necessità, ma anche giochi e golosità per i bimbi ucraini fuggiti dalla guerra.

“E’ stato davvero straziante essere lì ed entrare in contatto con le storie di quelle famiglie che sono riuscite a scappare dalle bombe” spiega Adriano Chiavacci, uno dei militi che ha preso parte al viaggio di solidarietà, insieme a Rino Lupo, Luca Burlando e Christian Amorelli. “Il prezzo da pagare è alto per loro – prosegue -. I profughi che abbiamo conosciuto nei centri di accoglienza allestiti a Dabas hanno ricevuto assistenza: alle donne vengono offerti dei lavori e ai bambini delle scuole dove poter continuare a studiare, ma nonostante ciò queste famiglie si trovano divise. Spesso gli uomini, che siano mariti o padri, restano in patria e chissà se potranno ricongiungersi con il resto della famiglia”.

“Porterò sempre con me questa esperienza – aggiunge, nella voce non manca l’emozione -. Nessuno potrà togliermi dalla mente lo sguardo di terrore che ho incrociato a Dabas. Quando abbiamo consegnato della cioccolata e dei giochi a un bimbo abbiamo stretto la mano della madre e lei ci ha stretti in un sentito abbraccio. Oltre ai beni di prima necessità, che qui vengono poi inviati direttamente in Ucraina, quello che manca è il calore, quello umano, ed è quello che abbiamo cercato di portare noi nel nostro piccolo” tiene a dire Chiavacci. I numeri portati in Ungheria dalla guerra sono alti: nella città di Dabas sono un centinaio i rifugiati, 600mila nel resto del paese.

Il viaggio di circa 2mila chilometri è stato possibile grazie al supporto economico di sponsor e della cittadinanza savonese. A collaborare nel progetto l’Unione Industriali di Savona che ha offerto il carburante, Quaglia Giocattoli che ha donato alcune occasioni per far divertire i piccoli con alcuni giochi, Carrefour che ha donato generi alimentari e Unitals che ha offerto i beni per gli animali. Remax ha inoltre offerto un punto di raccolta in corso Ricci. Per rientrare completamente nelle spese è stata anche organizzata una cena solidale il 28 aprile a Ciantagalletto: i proventi verranno devoluti alla pubblica assistenza savonese.

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