Liguria. L’annuncio ufficiale sul nuovo piano regionale per la Neonatologia ligure con il “Gaslini Liguria” o “Gaslini diffuso”, il polo unico di riferimento con dirette diramazioni territoriali, al centro del dibattito nella seduta odierna del Consiglio regionale.
Il consigliere regionale Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta se è già stato approntato un piano di attuazione del trasferimento di funzioni assistenziali dal Gaslini alle Asl e i contenuti dei piani aziendali.
Il consigliere ha ricordato che queste funzioni saranno attribuite dal 1 luglio prossimo, ma non è ancora pervenuto alcun piano che illustri nel dettaglio il trasferimento e il futuro funzionamento delle attività.
Secondo il piano regionale, infatti, le pediatrie e le neonatologie degli ospedali liguri diventeranno Poli dell’istituto Gaslini. E il Gaslini sarà il primo istituto di ricovero e cura a carattere scientifico a dotarsi di una rete di punti ospedalieri territoriali collegati all’hub genovese, attraverso i quali gestire in modo unitario l’assistenza pediatrica in ragione del suo livello di complessità.
Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha fornito i dettagli della procedura attivata per il conferimento delle funzioni, sottolineando, in particolare, che sono stati avviati i percorsi di presentazione del nuovo assetto organizzativo presso le aziende sanitarie e che è iniziato il confronto con le organizzazioni sindacali per la futura gestione del personale.
Toti ha poi citato la delibera del 1 aprile scorso con cui sono state fornite le indicazioni necessarie che coinvolgono la Struttura di missione, il Gaslini, e le 5 Asl liguri: le risorse professionali mediche e delle altre professioni adibite alle funzioni sanitarie e assistenziali in ambito pediatrico e neonatologico si integreranno nell’organizzazione dell’Istituto genovese, in un percorso che si concluderà comunque entro il 31 dicembre 2023. A coordinare l’attuazione del progetto sarà la Cabina di regia regionale istituita presso la Struttura di missione per la sanità ligure, integrata per l’occasione con un responsabile per ciascuna azienda.
Per il presidente e assessore regionale alla sanità, “questo progetto assicurerà anche un significativo efficientamento e standardizzazione dei costi, con il contestuale potenziamento in termini qualitativi e quantitativi delle attività assistenziali erogate: “Una risposta anche ad un’altra esigenza legata alla carenza di pediatri, per altro non solo ligure ma nazionale”.
Nell’ambito della discussione non sono mancate polemiche, in primis quella sollevata dallo stesso consigliere del Pd Pippo Rossetti non appena il presidente della giunta, Giovanni Toti, si è assentato un momento dall’aula, ma non dalla sede di via Fieschi, dopo aver risposto a una prima serie di interrogazioni in tema sanitario.
“E’ singolare che a lamentarsi siano i burlandiani – afferma il capogruppo della Lista Toti in Regione Angelo Vaccarezza -. Forse perché il presidente Toti non era per funghi? Comunque in fondo è stato meglio così, perché le tentate polemiche hanno dato lo spunto, tempo pochi secondi, per una lezione di istituzioni utile a tutto il consiglio regionale”.
“Il presidente Toti ha infatti ricordato come in aula fosse presente un assessore delegato ai rapporti con il Consiglio che, esattamente come il ministro ai rapporti con il Parlamento, ha il compito di rappresentare qualunque esponente della Giunta possa essere chiamato ad assentarsi per motivi peraltro non sindacabili, senza che abbia senso una sospensione dei lavori come quella chiesta oggi da Rossetti”.
“Di motivi peraltro più che validi ne spuntano come i funghi tutti i giorni, visto che la Giunta Toti è composta da sole sette persone, contrariamente alle dodici che aveva a disposizione chi lo ha preceduto” conclude Vaccarezza.
