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“Onde Barocche”, in mostra i tesori della diocesi di Albenga-Imperia: “viaggio” spettacolare tra dipinti e sculture fotogallery

La mostra, partita oggi (8 aprile) al Museo Diocesano di Albenga, proseguirà sino al 13 novembre anche in numerosi siti diffusi sul territorio diocesano

Albenga. Oltre 25 opere uniche, di grande pregio. Una sorta di “viaggio” spettacolare tra dipinti e sculture, in una sede in cui si respira storia e spiritualità.

È questo, in sintesi, il fulcro di “Onde barocche. Capolavori diocesani tra 1600 e 1750”, la grande mostra in programma da oggi (venerdì 8 aprile) al Museo Diocesano di Albenga, dal 16 aprile all’Oratorio della Ripa a Pieve di Teco (IM) e in numerosi siti diffusi sul territorio diocesano (QUI l’elenco completo), fino al 13 novembre 2022. 

La rassegna è stata presentata questa mattina, nell’aula magna del centro scolastico diocesano Redemptoris Mater, alla presenza di don Mauro Marchiano, economo, direttore Museo Diocesano, Castore Sirimarco, direttore Ufficio Beni Culturali, curatore della mostra e don Emanuele Caccia, vicedirettore Museo Diocesano, curatore della mostra.

Nell’anno dedicato al Barocco, caratterizzato da numerose mostre ed eventi che approfondiscono una corrente artistica che ha dato splendidi frutti in Liguria tra ‘600 e ‘700, la mostra si inserisce nel progetto Superbarocco per il quale va ad arricchire la sezione “I Protagonisti”, un ventaglio di esposizioni diffuse in tutta la Liguria. 

LE OPERE E GLI ARTISTI

“Onde barocche” porta sotto i riflettori la ricchezza del patrimonio barocco: le sale del Museo Diocesano accolgono capolavori tra i più importanti e affascinanti di questa fase artistica. Si tratta di 23 opere, provenienti da alcune delle raccolte formatesi nei secoli nella Diocesi di Albenga-Imperia, che sono per la prima volta in dialogo collettivo, dando la misura di quanto ricche fossero la vitalità artistica e la committenza del periodo.

Tra i protagonisti della mostra, che dà spazio a opere pittoriche con alcuni splendidi esemplari di scultura: Guido Reni, Giovanni Lanfranco, Domenico Fiasella, Luciano Borzone, Giulio Benso, i De Ferrari, Gioacchino Assereto, Giovanni Battista Casoni, Domenico Piola e Anton Maria Maragliano. 

NON SOLO TESORI ARTISTICI: LA MOSTRA UNISCE STORIA, CULTURA E TURISMO

“Onde Barocche” non è solo esposizione di tesori artistici, ma un percorso che unisce storia, cultura e itinerari invitando alla scoperta di alcuni tra gli esempi più significativi del periodo compreso tra il 1600 e il 1750 e diffusi sul territorio. La mostra incoraggia l’approfondimento di una stagione altissima dell’arte di tutti i tempi attraverso lo stupore e la meraviglia: un invito rivolto a tutti, non solo agli esperti, per un viaggio tra gli autori più noti del periodo.

La mostra è realizzata in collaborazione con Scuderie del Quirinale e Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Genova, dove sono allestite le parallele esposizioni dedicate al Barocco (a Genova “La Forma della Meraviglia. Capolavori a Genova tra il 1600 e 1750”, dal 27 marzo al 10 luglio; a Roma “Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco”, dal 26 marzo al 3 luglio) che si richiamano reciprocamente nei temi e negli artisti e che espongono tre opere provenienti dal ponente ligure: a Roma “Il Battesimo di Cristo” di Anton Maria Maragliano e le “Tentazioni di Sant’Antonio” di Giulio Benso, a Genova “l’Assunta”, sempre del Benso. 

Curata da Castore Sirimarco, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, e da son Emanuele Caccia, vicedirettore del Museo Diocesano, “Onde barocche” vede inoltre la collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona, che ha offerto il proprio contributo scientifico. 

TANTI ANCHE GLI INCONTRI E GLI EVENTI COLLATERALI: GRANDE ATTENZIONE SARà RISERVATA ALLE SCUOLE

Alla mostra saranno affiancati incontri tra cui un ciclo di approfondimenti con la Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze dedicati al mondo della sartoria e della moda, per un’innovativa linea di lettura delle opere esposte, ma anche appuntamenti dedicati a temi di Musica Sacra nell’epoca post-tridentina e barocca.

Nel calendario di iniziative parallele non mancheranno approfondimenti scientifici sul tema del barocco sul territorio diocesano in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona.

Anche le scuole saranno coinvolte, con visite progettate per la per primaria e la secondaria di primo e secondo grado e con laboratori ideati e gestiti da figure professionali, ma anche con lezioni in classe.

LA SEDE PRINCIPALE DELLA MOSTRA: NUOVA VESTE PER IL MUSEO DIOCESANO DI ALBENGA

Per l’evento, il Museo Diocesano propone una nuova veste espositiva che trasforma totalmente, rinnovandolo, il percorso di visita, e include aree accessibili per la prima volta. Il visitatore è incoraggiato a lasciarsi affascinare da un senso di stupore, un sentimento in linea con la forte volontà comunicativa del Barocco. 

IL VESCOVO BORGHETTI: “QUESTO EVENTO HA UNA GRANDE VALENZA PASTORALE”

La valenza pastorale di questo evento è quanto mai evidente: soprattutto in un’epoca di secolarizzazione come la nostra. L’efficacia comunicativa e pedagogica dell’arte arriva laddove l’uomo contemporaneo è meno pronto ad accogliere il fascino della figura di Gesù Cristo redentore dell’uomo e del cosmo e costituisce un campo di evangelizzazione che non può essere disertato”

IL CURATORE, SIRIMARCO: “MA ONDE BAROCCHE SI SVILUPPA ANCHE IN ALTRI SITI DIFFUSI SUL TERRITORIO”

“Formae Lucis invita tutti a prendere parte a questo cammino fatto di ‘passi tra bagliori di bellezza’. Tra gli obiettivi che il progetto persegue fin dalla sua nascita c’è la sensibilizzazione sulla cura dei tesori custoditi sul territorio: quale migliore occasione per coinvolgere i visitatori di Onde barocche grazie alla bellezza delle opere esposte, in molti casi di rilevanza artistica ed estetica non solo locale? Oltre alla sede principale, il Museo Diocesano di Albenga, la mostra si sviluppa anche in connessione con alcuni siti diffusi sul territorio (QUI l’elenco completo), in un circuito di visita che include opere significative. In particolare, il complesso della Madonna della Ripa in Pieve di Teco, data la ricchezza del suo tesoro, diventa in questa occasione un polo espositivo parallelo al Museo”.

IL VICEDIRETTORE DEL MUSEO DON CACCIA: “UN TESORO ARTISTICO DI GRANDE PREGIO E ALLA PORTATA DI TUTTI”

“Vedere sotto una luce nuova i capolavori barocchi diocesani alimenta la consapevolezza dell’ampiezza e dell’alto livello del tesoro che le nostre comunità raccolgono e custodiscono per questo il progetto di Onde Barocche diventa funzionale anche alla sensibilizzazione delle stesse parrocchie e confraternite sulla custodia e valorizzazione delle opere. Ma la mostra non è pensata solo con intento specialistico e ha un’ottica inclusiva: grazie all’efficacia comunicativa e all’impatto visivo dell opere, anche chi non ha studi storico artistici alle spalle è invitato all’approfondimento di un tesoro che ha molto da dire non solo sul piano culturale, ma anche catechetico”.

Siamo agevolati in questo dall’immediatezza e facilità di lettura delle opere barocche: riproporle sotto nuova luce ci permette di adempiere, oltre che a una funzione didattica, anche alla ben più alta missione evangelizzatrice e universale che la Diocesi ha in carico e a cui tende, prima che a ogni altra, in ogni iniziativa”.

ORARI, BIGLIETTI e INFO UTILI

Tutte le informazioni su orari e biglietti a partire da oggi (8 aprile) sono reperibili sul sito www.formaelucis.com e formaelucis@diocesidialbengaimperia.it.

La mostra, inoltre, è impreziosita da una guida multimediale creata per l’occasione che contiene, oltre all’audioguida dedicata all’esposizione, anche elementi didattici e informativi, con la possibilità di interazione e commenti da parte dei fruitori. Un vero e proprio invito alla scoperta non solo delle opere, ma anche dei contesti in cui sono esposte. A “Onde barocche” si affianca anche il catalogo realizzato in collaborazione con studiosi ed esperti e pubblicato della casa editrice Sagep.

SPONSOR

La mostra “Onde barocche” è realizzata grazie al contributo della Fondazione De Mari e con il patrocinio di Pontificio Consiglio della Cultura, Comune di Albenga, Comune di Pieve di Teco. Top sponsor sono: Gruppo Verus, Sacchi Giuseppe s.p.a., Lusardi restauri 1951, CMF impianti di Donato Claudio, Kreo Costruzioni s.a.s.

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