Albenga. “Ancora una chiamata alla mobilitazione popolare con accuse politiche e strumentali. La lenzuolata organizzata ad Albenga è tanto legittima da parte della popolazione quanto strumentale da parte di chi la organizza. E la organizza per attaccare la Regione e il presidente Toti. Basterebbero tre semplici verità per spiegare ai cittadini che mai come questa volta il lenzuolo è solo il vestito di un fantasma agitato da chi marcia sulla paura”. E’ la replica che arriva dai consiglieri regionali della Lista Toti alle dichiarazioni degli ingauni Dino Ardoido e da Gino Rapa.
“La riorganizzazione del sistema sanitario e delle strutture non è un’idea di Toti o della Regione, ma una scelta programmatica nazionale prevista dal decreto ministeriale numero 70 – spiegano i consiglieri arancioni -. Tanto che una senatrice calabrese, Margherita Corrado, almeno formalmente sceglie l’aula giusta – nazionale – per chiedere la revisione delle decisioni. Tale riorganizzazione prevede più strutture di prossimità sul territorio (Case e Ospedali di Comunità), per garantire più assistenza, e anche per lasciare in ogni distretto un polo specializzato (uno ogni 100mila abitanti) e dedicato alle grandi emergenze e alle cure ad alta specializzazione”.
“In Italia, non solo in Liguria, mancano medici specialisti in emergenza. Non ci sono abbastanza professionisti per “coprire” i posti. Non avrebbe senso un pronto soccorso aperto senza un medico specializzato dentro. In questo sì, sarebbe persino pericoloso che un paziente gravissimo si trovi ad essere trattato da un medico generico solo per la soddisfazione di avere un’insegna di pronto soccorso accesa vicino casa”.
“Quindi Albenga otterrà più reparti e funzioni e un punto di primo soccorso. Il pronto soccorso per i casi più gravi sarà quello di Pietra Ligure, in grado di garantire a tutti la massima assistenza anche perché non intasato da ‘codici’ meno gravi. E’ una riorganizzazione – voluta a livello nazionale – e dettata dall’esperienza del Covid che ha messo in mostra proprio i problemi dell’intasamento di strutture che non hanno potuto dare garanzie e risposte adeguate. Ma queste cose non vengono dette alla popolazione perché significherebbe far sparire i fantasmi e scoprire che… sotto il lenzuolo, niente”.