"cittadinanza attiva"

Grazie alle donazioni di spazi privati nuovi interventi sulla strada per Verezzi

Il sindaco Dacquino: "Altro esempio importante di azione concreta per la comunità"

via sauro borgio

Borgio Verezzi. Sinergia pubblico-privato per far fronte alle esigenze di una comunità e di un territorio.

A Borgio Verezzi altro esempio in questa direzione, dopo la donazione del Mulino Fenicio da parte dell’avvocato Luca Mapelli Finocchio, il muro di arredo urbano rivitalizzato da due consigliere comunali, oltre al contributo delle associazioni locali e la generosità di tanti cittadini: ecco la concessione di spazi privati per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale nella stretta e tortuosa via Nazario Sauro, la strada che dal paese conduce a Verezzi.

“Grazie ad alcune famiglie (Maria Noberasco, Giuseppina Noberasco, Alessandro Bruno, Marco Barile, Giacomo Barale e Maria Bianca Capellano) che hanno donato (come presentato in Consiglio comunale) al Comune, ai propri concittadini, alcuni spazi utili per fare questi interventi” afferma il sindaco Renato Dacquino.

“Sono segnali generosi e importanti di attenzione al bene pubblico, segnali che confermano il valore di un percorso avviato; percorso che. ci auguriamo, sarà sempre più contagioso per tutti”.

“Egoismi e visioni miopi non servono a nessuno…noi siamo comunità, ricordiamolo ogni giorno. È bene aggiungere qualche altra considerazione: piccoli gesti molto utili, preziosi, straordinari che tutti possiamo fare; da un sorriso a un grazie, da un abbraccio a un intervento concreto, che vale più di tante parole buttate al vento” aggiunge ancora il primo cittadino.

“Tutti vogliamo contare, le sollecitazioni sono frequenti, bene esserci, sotto tutti gli aspetti, sia nel dare che nel pretendere… Parliamo semplicemente di essere cittadini responsabili che rispettano le regole del vivere civile, che gestiscono al meglio il proprio privato in quanto comunque parte di un sistema, che rispettano gli spazi pubblici…”.

“In fondo essere cittadinanza attiva significa quello stato dei cittadini pienamente coscienti dei propri diritti e dei propri doveri e, allo stesso tempo, consapevoli e attivi nei diversi ambiti della società civile. Chiedere sempre, con razionalità, è giusto e utile; lamentarsi è comunque un segnale che va colto, portare il proprio contributo, se possibile, sempre ben accetto”.

“Ognuno di noi può, se vuole, essere parte attiva di tutta la nostra comunità, basta poco; basta provarci. Non è questione di schemi o modelli organizzativi, contano le persone, l’ascolto, il dialogo, la conoscenza. È bello essere positivi” conclude Dacquino.

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