Liguria. Anche l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e la Fand (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) stigmatizzano fortemente il fatto accaduto ieri nella stazione di Genova Principe.
Dice il presidente regionale di Uici Liguria Arturo Vivaldi: “E’ particolarmente increscioso che nel 2022 possano accadere ancora fatti di questa gravità e purtroppo questa è la cartina tornasole di quanto ancora la nostra società è indietro nell’integrazione delle persone disabili, nonostante lo sforzo che le nostre associazioni da anni fanno nelle scuole, negli ambienti di lavoro e ovunque per educare la società alla diversità. Ritengo che sia stigmatizzabile anche il comportamento di Trenitalia che non ha saputo o voluto prendere una posizione decisa su quanto accaduto, costringendo non i turisti in chiaro torto, ma i ragazzi disabili, a salire su un pullman sostitutivo che ha il sapore di un ulteriore beffa”.
“Ringrazio il governatore Toti e l’assessore Berrino per la rapida presa di posizione e spero che insieme alle nostre associazioni portino l’argomento in una prossima riunione in cui affrontare l’annoso problema dei trasporti in Liguria, soprattutto nel periodo estivo. Gli argomenti da affrontare saranno l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali, ma anche quelle educative, che purtroppo, sia in Trenitalia, sia nella nostra società, pare siano ancora lontane da essere abbattute”.
Denis Nesci, presidente nazionale di Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori), aggiunge: “L’episodio accaduto alla stazione di Genova che ha visto coinvolto un gruppo di ragazzi disabili, fatti scendere dal treno per far sedere un gruppo di turisti, ci lascia sgomenti e increduli. I protagonisti di questo fattaccio, in un paese normale, dovrebbero essere severamente sanzionati. Leggere dai giornali che non si è potuto fare nulla è davvero disarmante e determina la perdita totale del senso di civiltà di questo paese. Ovunque nel mondo, i posti riservati ai cittadini disabili vanno lasciati vuoti per diritto. Inoltre, come Associazione che tutela i consumatori, ci chiediamo come sia possibile che, sapendo dei disagi dovuti al rientro delle ferie di Pasqua e alla riduzione dei posti perché oggetto di atti vandalici, Trenitalia non abbia pensato bene di chiudere e riservare l’intera carrozza a questi ragazzi, invece di risolvere il problema organizzativo scaricando la responsabilità sui passeggeri – prosegue Nesci.
“Trenitalia e Polfer facciano subito chiarezza sulla vicenda e trovino delle modalità di risarcimento per i ragazzi disabili, invece di generargli ulteriori traumi e umiliazioni con scuse accampate, altrimenti la toppa rischia di essere peggiore del buco – conclude il Presidente dell’Unione per la Difesa dei Consumatori.