Condanna

Disabili fatti scendere dal treno, la reazione del mondo politico: “Fatti inaccettabili. Esempio di inciviltà”

"Chi usurpa un cittadino disabile dei propri diritti non è il benvenuto in Liguria"

treno disabili

Liguria. Disabili fatti scendere dal treno Genova-Milano. Una notizia che ha suscitato diverse reazioni, in particolare dal mondo politico che, senza farne una questione “di bandiera”, ha condannato in modo compatto l’accaduto.

“Quanto accaduto ieri alla stazione di Genova Piazza Principe rappresenta un episodio grave. Esprimiamo sgomento e preoccupazione per la notizia del gruppo di cittadini disabili costretti a scendere dal treno perché turisti avevano occupato i posti a loro riservati. È inaccettabile, un esempio di inciviltà di cui provare vergogna in Italia e in Europa”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega Marco Campomenosi (capo delegazione Lega al Parlamento Europeo) e Antonio Maria Rinaldi.

“La Lega è da sempre in prima linea, a Roma come a Bruxelles, per tutelare i diritti dei più deboli e dei disabili e siamo certi che il nostro ministro per le disabilità Erika Stefani metterà il massimo impegno per fare luce sulla deplorevole vicenda”, aggiunge Rinaldi.

“Chiediamo che vengano presi immediatamente provvedimenti: le autorità competenti forniscano spiegazioni chiare sull’avvenuto e Trenitalia faccia sì che episodi del genere non si ripetano. Con l’auspicio che i ‘turisti’ che tornavano dalla Riviera Ligure e che non hanno voluto cedere il posto ai disabili che lo avevano legittimamente prenotato, dal prossimo weekend scelgano altri luoghi per le loro vacanze. Chi usurpa il diritto di un altro cittadino, specialmente se disabile, non è il benvenuto in Liguria”, conclude l’eurodeputato ligure Campomenosi.

“Episodi di questo genere non dovrebbero accadere in un Paese civile, trovo vergognosa e inaccettabile la totale mancanza di rispetto e sensibilità mostrata ieri alla stazione di Genova dai viaggiatori che hanno occupato una carrozza del treno per Milano prenotata da un gruppo di persone disabili. Un episodio ingiustificabile e da condannare, senza se e senza ma: mi auguro che i responsabili provino profonda vergogna per il loro gesto. L’impegno da parte di tutti deve essere affinché episodi di questo genere, lesivi dei diritti delle persone e anche dell’immagine della nostra Liguria, non accadano mai più. Serve più cultura del rispetto, verso il prossimo e in particolar modo verso i disabili e verso tutti i più deboli: bisogna iniziare trasmettendo questi valori fin dalle nuove generazioni, insegnandoli nelle scuole di ogni livello, investendo nella formazione e nell’educazione al rispetto. La vera inclusione nasce innanzitutto dall’educazione”. Così in una nota Sara Foscolo, deputata ligure della Lega, componente della commissione affari sociali della Camera, responsabile regionale del dipartimento disabilità della Lega.

Questa mattina, subito dopo avere aperto la seduta, il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha espresso una ferma condanna di quanto accaduto ieri: “Esprimo a nome dell’Ufficio di presidenza e di tutta Assemblea legislativa una netta condanna, nonché sgomento per il gravissimo episodio accaduto ieri in cui ben 27 persone con disabilità sono rimaste bloccate nella stazione di Genova-Principe in quanto i posti prenotati risultavano occupati, senza titolo, da altre persone che si rifiutavano di alzarsi, nonostante gli inviti del personale. Oltre a chiedere chiarezza su quanto avvenuto alle autorità preposte, questo gesto di inciviltà rende consapevoli tutti noi di quanto ci sia ancora da fare culturalmente per il mondo della disabilità”.

Il vicepresidente Armando Sanna ha aggiunto, a margine della seduta: “Il rispetto per le persone con disabilità non si misura con le parole, ma con i fatti. Quanto accaduto ieri denota una mancanza di sensibilità, nonché di senso civico. Oggi più che mai abbiamo bisogno di lavorare sul rispetto nei confronti del nostro prossimo”.

Queste le parole di Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa e vicepresidente della Commissione II Sanità: “Ho depositato un’interrogazione per chiedere all’assessore regionale Berrino se esistano le condizioni per cui la Regione possa agire giuridicamente sia nei confronti delle persone che non hanno lasciato il posto ai ventisette ragazzi sia nei confronti del personale di Trenitalia chi è che ha la responsabilità di far rispettare la prenotazione del posto sul treno?”.

“Dobbiamo lottare contro una società che vede la persona disabile come un ostacolo – ha aggiunto Maria Tarzia, che da anni si occupa di disabilità all’interno di comitati sul territorio – Questo comportamento oltre a ledere i diritti fondamentale della persona, viene giustificato dalla società. Infatti, invece di intervenire irreprensibilmente nei confronti delle persone che non hanno voluto liberare il posto regolarmente prenotato dalle persone disabili, si è preferito ricorrere alla soluzione del pullman. Serve che le istituzioni si mobilitino per sensibilizzare e educare la comunità sui diritti delle persone disabili e le persone che non hanno voluto cedere il posto andrebbero perseguite legalmente”.

Da Europa Verde-Verdi Liguria dichiarano: “Apprendiamo che domenica scorsa nella stazione genovese di piazza Principe un gruppo di ragazzi disabili non avrebbe potuto usufruire dei posti a sedere sul treno, benché prenotati e pagati, perché occupati abusivamente da turisti. Nonostante l’intervento della Polfer e del personale delle Ferrovie i ragazzi non avrebbero riottenuto i loro posti e sarebbero stati accompagnati a Milano con un autobus sostitutivo allestito dalle Ferrovie dello Stato. Il Presidente della Regione Liguria Toti e l’assessore ai trasporti Berrino , da quanto riportato dalla stampa, hanno condannato decisamente i fatti come “un episodio inqualificabile che va condannato con fermezza”.

“Se quanto descritto dalla stampa corrisponde al vero occorre fare alcune considerazioni sull’accaduto. In primo luogo bisogna domandarsi come sia possibile che l’intervento della Polizia Ferroviaria e del personale delle Ferrovie non sia stato in grado di ripristinare la legalità, permettendo agli utenti regolarmente prenotati di usufruire del servizio per il quale avevano pagato. Ci auguriamo comunque che quanti si siano resi autori di questa incredibile vicenda siano stati identificati e vengano chiamati a risponderne nell’immediato futuro. Per quanto riguarda, poi, l’intervento del presidente Toti ci saremmo aspettati qualcosa di più della semplice condanna dell’accaduto. In particolare il Presidente avrebbe dovuto porsi la questione della difesa della legalità da parte delle forze dell’ordine e farsi immediatamente garante della verifica di quanto accaduto. Avrebbe dovuto fornire delle rassicurazioni sulla sua immediata richiesta di spiegazioni alle Ferrovie dello Stato sui disservizi che hanno portato ad avere una situazione talmente caotica da generare eventi di questo tipo”.

“L’amministrazione regionale esalta giustamente la vocazione turistica della nostra regione ma sembra spesso impotente di fronte agli eccezionali disservizi delle nostre infrastrutture di trasporto. La situazione drammatica delle autostrade provoca un ulteriore incremento del traffico ferroviario che appare assolutamente insufficiente per far fronte alle richieste dei cittadini sebbene questo tipo di trasporto sia enormemente auspicabile nell’ottica del risparmio energetico e della tutela dell’ambiente. Non possiamo chiedere alla gente di lasciare a casa l’automobile e utilizzare le ferrovie se questo comporta una odissea che sfocia a tratti nella barbarie”.

Le dichiarazioni dei consiglieri regionali della Lega Brunello Brunetto (presidente II commissione Salute e Sicurezza sociale) e Mabel Riolfo (commissario II commissione Salute e sicurezza sociale): “Quello che è successo a Genova Principe sul convoglio Albenga-Milano, peraltro oggetto di atti vandalici, è una vergogna ed è inammissibile. Un gruppo di ventisette persone con disabilità, che avevano prenotato i posti, cacciate dal treno. Nemmeno la Polizia è riuscita a liberare la carrozza. Un gesto inqualificabile da condannare, senza se e senza ma. Inclusione massima e sostegno alle famiglie. Una battaglia che deve vederci tutti uniti. Sarebbe necessario ripartire dalle basi dell’educazione e ricordarsi che qualche no detto a figli, nipoti, alunni e studenti non può fare che bene. Per fortuna ci sono tantissimi altri che rispettano i diritti delle persone con disabilità. Pertanto, ci auguriamo che episodi del genere non accadano più e che l’attuale ministro dell’Interno invii più forze dell’ordine sul nostro territorio per rafforzare i controlli anche in vista della stagione turistica estiva”.

La presa di posizione della deputata Manuela Gagliardi: “Non permettere di sedersi a chi ha prenotato i propri posti sul treno è segno di grande maleducazione. Il gesto però diventa intollerabile se va a discapito di persone disabili. Quanto accaduto ieri alla stazione di Genova Principe, quando un gruppo di turisti che aveva occupato alcuni posti si è rifiutato di lasciarli a chi spettavano, nonostante l’intervento del personale di Trenitalia e della Polfer, è a dir poco inaccettabile”.”Porgo i miei ringraziamenti a Trenitalia per aver risolto tempestivamente la situazione, mettendo a disposizione un pullman per la comitiva, permettendo loro arrivare a destinazione senza ulteriori disagi. Mi auguro vivamente che non si ripetano mai più episodi di questo genere. Mostrare forza nei confronti di chi è in condizione di difficoltà è solo dimostrazione di arroganza. Inoltre, considerata l’alta affluenza sui treni in queste giornate di festa, segnale senz’altro positivo per il turismo della nostra regione, auspico che dal governo e da Trenitalia arrivino quanto prima risorse e soluzioni per potenziare i collegamenti ferroviari in Liguria, soprattutto in vista delle prossime festività e della stagione estiva”, conclude Gagliardi.

Grande Liguria della provincia di Savona: “Quanto avvenuto sul Treno Genova Milano in un paese civile non dovrebbe mai accadere e sapere che un gruppo di disabili che aveva prenotato regolarmente il proprio posto è dovuto scendere dal treno perché ha vinto l’egoismo e la prepotenza ci amareggia enormemente. Speriamo che si vada oltre la giusta deplorazione dell’accaduto e venga presentata urgente interrogazione al ministro dei trasporti per relazionare sull’accaduto e su quali provvedimenti intende prendere”.

Il deputato ligure Sergio Battelli, presidente della commissione per le politiche Ue della Camera: “Quanto successo alla stazione ferroviaria di Genova Principe, dove 27 persone diversamente abili, con i posti regolarmente prenotati, sono stati costretti a scendere perché coloro che li avevano occupati senza averne titolo si sono rifiutati di liberarli, è di una gravità inaudita e denota inciviltà e meschinità”.

“Trovo inoltre assurdo che il personale Trenitalia, insieme alla Polfer, non siano riusciti a far rispettare le regole, imponendo a chi non aveva il biglietto di scendere. Il fatto poi che i titolari dei biglietti fossero diversamente abili rende il gesto ancora più odioso. A cosa serve allora prenotare e pagare il posto? Spero che venga fatta al più presto luce su questa vicenda aberrante e che i responsabili vengano individuati e denunciati” conclude Battelli.

“Quanto accaduto ieri alla stazione di Genova Principe è assolutamente vergognoso. Non è ammissibile che 27 persone con disabilità siano state costrette a dover prendere un pullman e affrontare il traffico autostradale per ritornare a Milano – quando avevano prenotato i posti con largo anticipo – perché dei turisti, nonostante la presenza di tre agenti della Polizia ferroviaria e del personale di Trenitalia, si sono rifiutati di alzarsi per farli sedere nei posti a loro riservati”, così il capogruppo del Partito Democratico Luca Garibaldi.

“Ci stupisce – osserva il capogruppo – l’atteggiamento passivo della Giunta regionale, che rimane silente di fronte le mancanze di Trenitalia: non bastano le scuse, ma bisogna chiedere i danni e la revisione di un contratto di servizio indifendibile. Non si può accettare un servizio ferroviario che non è in grado di sostenere il flusso di turisti e persone che si spostano da e verso la Liguria. È indispensabile che la Giunta si sieda intorno a un tavolo con Trenitalia per pretendere che venga garantito un servizio di trasporto su ferro efficace ed efficiente, viste anche le condizioni in cui versano le autostrade liguri”.

“Presenterò un’interrogazione in consiglio regionale – conclude Garibaldi – per avere immediati chiarimenti e per capire come la giunta intenda muoversi sia nei confronti dei responsabili del gesto sia, soprattutto nei confronti di Trenitalia, che quel servizio deve gestire. Si tratta di un episodio vergognoso e ingiustificabile”.

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