Protocollo

Ciangherotti (FI): “Ad Albenga e Pietra carenza di anestesisti. Manca la firma dell’Università per gli specializzandi” 

"Il primario del San Martino si adoperi affinché venga sottoscritta questa convenzione, in modo tale che gli specializzandi vengano inviati negli ospedali di Albenga e Pietra"

anestesista generica

Albenga. “Dopo essere stato contattato in via informale da alcuni operatori sanitari fortemente preoccupati, nei giorni scorsi ho voluto recarmi personalmente per verificare la situazione all’ospedale di Albenga e al Santa Corona. A Pietra Ligure il problema più grande, che di fatto ha azzoppato l’anestesia, riguarda lo scarso numero di medici specializzati. L’accordo volto a portare gli specializzandi ad Albenga e Pietra è fermo perché l’Università di Genova non ha ancora firmato il protocollo”. A dirlo è il consigliere comunale di Forza Italia ad Albenga Eraldo Ciangherotti.

L’esponente forzista ha effettuato un sopralluogo all’interno delle due strutture ospedaliere: “È evidente – spiega Ciangherotti -, come la politica accentratrice regionale degli ultimi anni abbia pesantemente penalizzato la sanità rivierasca. Lo sappiamo bene, e ad Albenga lo stiamo gridando a gran voce da tempo: d’estate la popolazione del ponente ligure si triplica e con essa i flussi di pazienti nei nostri ospedali. A Santa Corona sono presenti 9 anestesisti, uno dei quali esonerato dalle notti, oltre ai rianimatori che sono otto compreso il primario facente funzione e di cui 1 esonerato dalle notti. Ad Albenga sono operativi quattro anestesisti. Uno andrà in pensione a breve”.

“L’Università di Genova – prosegue il consigliere ingauno -, pur essendo chiamata al tavolo con Asl2 e Regione Liguria, non ha ancora firmato il protocollo. Il primario del San Martino si adoperi affinché venga sottoscritta questa convenzione, in modo tale che, come da accordi, gli anestesisti specializzandi vengano inviati negli ospedali di Albenga e Pietra Ligure”.

Secondo Ciangherotti la questione deve avere la massima priorità: “Ci stiamo facendo scappare professionisti qualificati che, a causa dei tempi della burocrazia, scelgono di andare a lavorare altrove. A perderci siamo tutti noi così come l’intero sistema sanitario del ponente ligure. È fondamentale riorganizzare la rete sanitaria. La stagione estiva è alle porte e i numeri che abbiamo di fronte sono allarmanti – conclude il consigliere albenganese -. Il punto di primo intervento dell’ospedale di Albenga va riaperto immediatamente, anche come supporto essenziale per il pronto soccorso del Santa Corona. Se non verranno presi subito dei provvedimenti, ci ritroveremo nel caos più totale e con servizi sanitari sempre meno all’altezza di un Paese civile”.

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