Dati

Calo demografico nel savonese, Ciangherotti (FI): “Infrastrutture e sanità da terzo mondo”

L'analisi del consigliere albenganese sui dati emersi dal focus Istat rispetto al censimento permanente della popolazione

Eraldo ciangherotti

Liguria. “La Liguria è la regione più anziana d’Italia e la provincia di Savona continua a perdere abitanti. Quelli emersi dal focus dell’Istat sull’edizione 2020 del censimento permanente della popolazione sono dati che non devono stupire. Infrastrutture al collasso, servizi alla persona quasi obsoleti rispetto agli standard di altri Paesi e gestione della sanità territoriale miope e disfattista. L’emorragia di abitanti dalla provincia di Savona è la conseguenza diretta di una classe dirigente incapace di amministrare al meglio le risorse pubbliche disponibili”. A sostenerlo il consigliere comunale albenganese Eraldo Ciangherotti.

Secondo l’esponente forzista, le ragioni della crisi demografica ligure vanno ricercate nel sempre più evidente depauperamento dei servizi destinati ai cittadini: “Da questo punto di vista – spiega Ciangherotti -, l’esempio della sanità locale è emblematico. Un esempio concreto? Mettiamoci nei panni di una famiglia che deve ottimizzare i guadagni per far quadrare i conti a fine mese. L’obiettivo, oggi più che mai, è quello di puntare al risparmio. E Regione Liguria, che gestisce denaro pubblico, non può e non deve ragionare in modo diverso. Se so che per riqualificare il Santa Corona di Pietra Ligure devo spendere 145 milioni di euro, mentre per raddoppiare l’ospedale di Albenga mi costa 2/3 in meno, perché devo optare per la prima soluzione quando posso non solo risparmiare, ma anche utilizzare le risorse restanti per migliorare i servizi per i cittadini? Una buona amministrazione politica ottimizza le risorse e non fa calcoli elettorali quando deve investire”.

“Il fuggi fuggi generale dal nostro territorio è legato a doppio filo a questi servizi – sottolinea l’esponente di Forza Italia -. Il disastroso capitolo delle infrastrutture è ormai evidente a tutti e si lega indissolubilmente ai servizi sanitari. Le bellezze del nostro territorio stanno passando in secondo piano perché a finire in prima pagina oggi ci sono le code infinite per fare pochi chilometri sulle nostre autostrade. È questa la fotografia che emerge drammaticamente anche negli ultimi giorni. E pensare che non siamo nemmeno alle porte dell’estate. Qualcuno dovrebbe iniziare a domandarsi che cosa succederà nel pieno della stagione estiva, quando il flusso turistico tornerà a pieno regime e ad Albenga i cittadini non potranno contare nemmeno sulla presenza di un punto di primo intervento”.

Per Ciangherotti è necessario un drastico cambio di passo: “Bisogna invertire la rotta e scongiurare la scomparsa delle nostre tradizioni – conclude -. Perché a lasciare la nostra terra non sono solo semplici cittadini. Con loro, infatti, se ne vanno via i custodi di un patrimonio locale di inestimabile valore. Dalla sanità alle infrastrutture, tutto porta molti residenti alla difficile scelta di allontanarsi dalle proprie radici. Chi è chiamato ad amministrare, dal sindaco di una città al governatore di una regione come la nostra, ha la responsabilità e il dovere di invertire questa preoccupante tendenza ottimizzando al meglio le risorse disponibili”.

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