Calma e sangue freddo

Calcio, un Pietra corsaro vince a Ventimiglia. Pisano suona la carica: “Siamo padroni del nostro destino”

Le reti di Tona, Genta e Rovere ribaltano i frontalieri. Il tecnico andorese tiene alta l'attenzione: "In questo momento conta solo la testa"

Pietra-Ventimiglia

Pietra Ligure. Tre punti dalla carica vitale quelli ottenuti dai biancocelesti in casa del Ventimiglia, compagine in marginale vicinanza tra il quinto posto e i temutissimi ultimi cinque.

Come nella Regular Season, la gara al “Morel” è stata molto intensa: passano i granata al 27esimo con Ventre, ribaltano il parziale i savonesi grazie alle reti di Tona, Genta e Rovere.

Mister Pisano è rimasto molto soddisfatto da ciò che ha visto in campo: “La gara è stata affrontata da tutti con lo spirito giusto. In campo ho visto una squadra seria, decisa e pronta ad aiutarsi, chi è entrato lo ha fatto con il fuoco dentro e chi era fuori in panchina ha tifato e incitato dal primo minuto: in questi momenti il calcio, la tattica e la tecnica contano poco, conta solo l’animo e la testa dei giocatori e i miei sono stati straordinari. Ho visto un ottimo Pietra Ligure che, contro una squadra forte come il Ventimiglia, ha giocato e messo in difficoltà l’avversario quando si poteva e badato alla sostanza quando si doveva. Il futuro è semplice: contro Rivasamba e Varazze bisogna fare 6 punti“.

In momenti come questi, un allenatore si deve comportare anche un po’ da “psicologo“. Ed è proprio questo mix tra aspetti calcistici e mentali la tattica che sta attuando il tecnico andorese: “In questo momento conta solo la testa, la consapevolezza del momento, trasmettere fiducia e serenità facendo però capire l’importanza, che bisogna accettare l’errore del compagno e aiutarsi nel modo giusto. Solo attraverso il controllo della testa puoi dopo arrivare a parlare di calcio, ma per seguire uno spartito tattico bisogna esserci con la testa giusta perché è quello che in campo ti fa fare la scelta giusta. Direi che ieri in entrambi i campi (testa e tattica) siamo stati perfetti e il merito è di questi ragazzi che in questa stagione hanno fatto 40 punti in 27 gare, perché questo lo si scorda troppo facilmente”.

L’annata del Pietra Ligure è stata dispendiosa di energie fisiche e mentali vista la complessità di questo gironcino. Ora però mancano due giornate, per i biancocelesti c’è da stringere i denti: “La stagione è stata terribile: siamo stati fino alla penultima giornata aggrappati al “sogno” play off e nel momento migliore complice qualche nostro errore e alcuni infortuni non ci siamo arrivati e, visto che questo “severo” format prevede tutto o niente, ci siamo ritrovati ai play out dove se sbagli per vari motivi le prime 2 gare, cosa che noi abbiamo fatto, ti ritrovi ad essere subito con la testa sotto l’acqua. Per le prossime giornate mi aspetto il Pietra Ligure di ieri: attento, ordinato, pronto al sacrificio, che gioca veloce e senza individualismi. A 2 giornate dalla fine siamo padroni del nostro destino ed è un privilegio che ci siamo conquistati sul campo nonostante diversi passaggi a vuoto che avrebbero sotterrato chiunque. Siamo ancora vivi e questo ci deve far capire una volta in più di che pasta siamo fatti”.

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