Biomeccanica

Santa Corona, dall’Unità Spinale il nuovo progetto sulla riabilitazione: “Lo sport al servizio dei pazienti” fotogallery

Protagonista dello studio l'arciere delle fiamme d'oro Cinzia Noziglia, recente oro agli European Indoor Championships

Pietra Ligure. Giornata di interesse medico, sociale e sportivo con protagonista l’arciere delle fiamme d’oro Cinzia Noziglia, recente oro individuale e di squadra agli European Indoor Championships e recordman nella specialità dell’arco nudo.

L’atleta azzurra ha partecipato all’innovativo progetto di ricerca “Biomeccanica del tiro con l’arco: tecniche avanzate di analisi per la caratterizzazione del movimento e dell’attività muscolare in arcieri con lesioni al midollo spinale e normodotati”.

Sapere che c’è qui in Liguria c’è una realtà così importante sicuramente mi riempie di orgoglio, come essere stata scelta per essere qui – afferma Cinzia Noziglia -. Questa è un’altra manifestazione di come lo sport abbia effetti benefici in tutte le fasce d’età, partendo dai bambini per arrivare fino agli anziani e a chi ha avuto problemi”.

Il tiro con l’arco è uno sport adatto a tutti, indipendentemente dall’età, dal sesso o dall’abilità. È un’attività fisica che richiede brevi esplosioni di energia dai muscoli del core.

L’atto di tirare un arco mette in tensione il petto, le mani, le braccia e i grandi muscoli della parte superiore della schiena e le cuffie dei rotatori, che supportano le spalle. La corretta e continua ripetizione di questo movimento rafforza questi tessuti: pertanto, risulta adatta alle persone con mobilità ridotta, consentendo loro di continuare a muoversi e di allenare quei gruppi muscolari al di sopra del livello della lesione del midollo spinale.

Nel corso degli anni, la maggior parte delle ricerche in biomeccanica del tiro con l’arco si sono focalizzate sullo studio di arcieri normodotati con differenti livelli di esperienza, ponendo enfasi sull’analisi delle attivazioni muscolari durante tale gesto. Le referenze che descrivono in modo congiunto sia gli aspetti cinematici che muscolari in questa disciplina sono, invece, ancora limitate.

Parallelamente, non esiste una caratterizzazione completa di questo gesto sportivo che descriva, separatamente e contemporaneamente, la cinematica e le attivazioni muscolari in soggetti mielolesi.

In tal senso, il progetto di ricerca che ha coinvolto oggi Cinzia Noziglia impiega tecniche avanzate di analisi per indagare il movimento e le attivazioni muscolari durante il tiro con l’arco in modo da poter caratterizzare la cinematica e le strategie muscolari adottate dagli atleti con e senza disturbi del movimento.

Il progetto si pone l’obiettivo di impiegare tecniche avanzate di analisi per indagare il movimento e le attivazioni muscolari durante il tiro con l’arco in modo da poter caratterizzare la cinematica e le strategie muscolari adottate dagli atleti con e senza disturbi del movimento.

Il progetto viene portato avanti con la collaborazione del Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi (DIBRIS) dell’Università di Genova e dello Spinal Cord Italian Lab (SCIL) come altri progetti di ricerca, cura e innovazione attivi presso l’Unità Spinale di Pietra Ligure.

L’evento è stato organizzato e seguito in presenza dal direttore dell’Unità Spinale Antonino Massone e dalla struttura di professionisti in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi (DIBRIS) dell’Università di Genova e dello Spinal Cord Italian Lab (SCIL) di Genova. “Tutti i professionisti dell’unità spinale del Santa Corona sentono il dovere e la passione da sempre di impegnarsi in questa direzione – sono le parole di Massone -. Il perfezionamento dell’attività ludico-sportiva, che è fondamentale per l’inclusione sociale, si avvale adesso anche di tecnologie innovative“.

All’incontro presente anche il direttore generale di Asl2 Marco Damonte Prioli che esprime: “L’obiettivo è avere poi un protocollo, un’occasione terapeutica che possa essere data a tutte le persone che abbiano questo tipo di problematica. L’unità spinale del Santa Corona è un’eccellenza a livello italiano, è un’eccellenza che vogliamo assolutamente portare avanti. Stiamo continuando la collaborazione con l’università di Genova con progetti come questo che permettere di sposare quella che è l’assistenza sanitaria e lo sviluppo universitario”.

Erano presenti anche alcuni rappresentanti della Federazione Italiana di Tiro con l’Arco (FITARCO) ed alcune persone mielolese praticanti tale disciplina sportiva che hanno potuto conoscere da vicino la campionessa.

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