Savona. Il consigliere regionale Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, sulle criticità nelle liste di attesa nella Asl 2 Savonese, nonostante sia stata avviata la fase di ripartenza post-Covid di reparti, ambulatori e servizi sanitari.
Nel documento si ricorda alla giunta, visto il permanere dei ritardi, e in alcuni casi l’aumento dei tempi d’attesa, il contrasto della situazione rispetto agli obiettivi del Piano di Governo in materia. E si richiede quali iniziative assumerà per l’abbattimento dei tempi minimi d’attesa nell’azienda sanitaria savonese.
Il consigliere ha illustrato nel dettaglio le liste di attesa per le diverse prestazioni sia per visite specialistiche che accertamenti radiologici.
L’assessore Marco Scajola ha risposto, su delega del presidente della giunta e assessore alla sanità Giovanni Toti, ricordando l’apertura di nuove agende, l’incremento dell’offerta radiologica in convenzione, il “percorso follow up oncologici e malattie croniche” per le visite di controllo che nel 2021 ha preso in carico 1.609 pazienti soddisfacendo le richieste pervenute.
Scajola ha annunciato che il “numero verde aziendale” nel primo trimestre 2022 ha preso in carico 2.873 prescrizioni con priorità D e 2.130 con priorità B.
Rispetto alle difficoltà, anche di smaltimento delle richieste, è attesa l’attuazione del piano regionale sulla sanità territoriale che comprende circa 80 milioni di euro di finanziamenti legati alla realizzazione delle Case di Comunità, degli Ospedali di Comunità e delle Centrale Operative Territoriali, oltre ad un investimento di oltre 25 milioni di euro per il rinnovamento del parco tecnologico.
Più territorio e meno ospedali, una integrazione che negli obiettivi della pianificazione sanitaria dovrebbe incidere sul problema delle liste di attesa. Naturalmente, questione aperta a livello nazionale, per dare gambe ai prossimi interventi è indispensabile avere un adeguato personale medico e sanitario.