Protesta

Albenga, nuova lenzuolata per l’ospedale: iniziativa del Movimento “Senza pronto soccorso si muore”

Si svolgerà sabato 23 e domenica 24 aprile. L’appello: “Fatelo è importante”

Senza Pronto Soccorso si muore

Albenga. Il Movimento #senzaprontosoccorsosimuore lancia una nuova iniziativa in difesa dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga e per chiedere la riapertura del pronto soccorso.

“Il nostro movimento, – hanno spiegato, –  si sta impegnandosi in tutte le sedi e in tutti i modi per avere nel comprensorio albenganese un pronto soccorso e un ospedale vero (come per anni è stato). Però c’è bisogno della partecipazione di tutti, c’è bisogno del sostegno della gente, della vicinanza dei cittadini, di tutto il comprensorio”.

Per questo il Movimento #senzaprontosoccorsosimuore “chiede a tutti di esserci sabato 23 e domenica 24 aprile. In che modo? Esponete alle finestre, ai balconi, alle vetrine, dai terrazzi, sulle cancellate, all’esterno delle vostre attività, delle scuole, dei circoli, degli asili un lenzuolo o un panno o un cartellone con la scritta ‘Senza pronto soccorso si muore’ o simile”, hanno proseguito.

“Se non riuscite a prepararlo basterà un lenzuolo bianco per indicare l’adesione. Fatelo è importante. Il Presidente Toti ci ha definito recentemente ignobili. Dimostriamogli civilmente la nobiltà d’animo che c’è dietro la protesta di un intero territorio. Coinvolgete i vostri familiari, gli amici i parenti, i colleghi. Il futuro ve ne sarà grato”, hanno concluso.

Queste le parole degli amministratori di maggioranza del Comune di Albenga: “Il Presidente Toti non può permettersi di definire ignobili i cittadini, i rappresentanti delle associazioni e tutti gli Amministratori che si sono battuti e si continuano a battere per la tutela della sanità pubblica. Sui palchi delle manifestazioni di Albenga e Cairo Montenotte sono saliti i sindaci di ogni posizione politica provenienti da tutto il comprensorio. Forse il Presidente Toti, non avendo mai fatto l’amministratore locale, non sa che i sindaci non sono in cerca della medaglietta da mettersi sul petto, ma vogliono esclusivamente il bene della propria città, dei concittadini e del comprensorio”.

Proprio nella serata di ieri (martedì 19 aprile) si è inoltre riunito il comitato spontaneo pro ospedale che unanimemente fa sapere: “Troviamo veramente grave, offensivo e inaccettabile che il Presidente della Regione Liguria dopo aver definito “egoisti, irrazionali, strumentalizzati” il Sindaco di Albenga, Sua Eccellenza Monsignor Vescovo, i rappresentanti locali delle istituzioni, le Associazioni culturali, sportive e di volontariato e migliaia di cittadini abbia ultimamente rincarato la dose aggiungendo ultimamente l’aggettivo “ignobili”. E questo semplicemente perchè cercano di difendere con decisione la salute e la vita dei loro concittadini. Non lo fanno certo per “appiccicarsi una medaglietta al petto” come sostiene Giovanni Toti. I volontari non ne hanno bisogno: conoscono la gratuità del donare. Non hanno interessi oscuri da portare avanti. E trovo ancora più grave la sudditanza di coloro che, in Regione, anziché difendere le loro Comunità approvano la scellerata politica sanitaria del Presidente, che ufficialmente sostengono e magari in forma privata criticano.”

Quanto è emerso nella serata di ieri, inoltre, è il pieno appoggio al sindaco di Albenga Riccardo Tomatis che “ha portato in consiglio le istanze condivise con tutto il territorio e l’intento unanime di continuare a battersi in favore dell’ospedale di Albenga attraverso iniziative, iniziative istituzionali e incontri”.

Il sindaco Riccardo Tomatis a tal proposito ha inoltrato al Presidente Toti la richiesta ufficiale di ottenere un incontro personale volto a riaprire una finestra di dialogo che possa portare a ulteriori chiarimenti e a possibili soluzioni condivise.

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