Albenga. Al termine di una impegnativa attività di verifica, l’autorità giudiziaria ha disposto perquisizioni e sequestro di un’area di circa 15mila metri quadri di superficie sulla quale, negli anni, erano stati illecitamente gestiti ingenti quantitativi di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Le indagini svolte dal Nucleo investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale del gruppo carabinieri forestale di Savona hanno documentato la gestione illecita di rifiuti, prevalentemente costituiti da veicoli e parti meccaniche, frutto di un’attività (anch’essa illecita) di autodemolizione, condotta realizzando un deposito incontrollato di rifiuti pericolosi.
I processi di deterioramento dovuti agli agenti meteorici cui sono esposti i veicoli e il possibile sversamento di oli ed altri fluidi lubrificanti ancora presenti all’interno delle parti meccaniche comportavano il concreto rischio di contaminazione del suolo e della sottostante falda.
L’indagine avviata per iniziativa dei carabinieri forestali si è avvalsa della collaborazione dei reparti territoriali e del supporto del 15^ Nucleo Elicotteristi di stanza a Villanova; l’operazione è stata coordinata dall’autorità giudiziaria, che ha disposto l’attività in corso da parte dei carabinieri forestali con una squadra composta da militari di diverse stazioni, a carico del gestore e del proprietario dell’area che ospita l’impianto.
Per quanto finora accertato le attività illecite erano tuttora in corso, pertanto il dispositivo messo in atto dal Gip aveva come obiettivo quello di impedire il proseguo dell’attività illecita e contenere l’ulteriore degrado ambientale.