Accoglienza

A Savona le ragazze della nazionale ucraina di nuoto sincronizzato: “Venite a trovarci finita la guerra” fotogallery

Accolte alla piscina olimpica Zanelli alla presenza delle istituzioni locali

Savona. Sono arrivate da Ostia a Savona le 14 atlete della nazionale ucraina di nuoto sincronizzato e i 5 accompagnatori. Le ragazze si trovavano a Kharkiv quando è iniziato tutto il 24 febbraio alle 5 del mattino con i bombardamenti. “Ora le ragazze stanno molto meglio. I primi giorni stavano malissimo piangevano ed erano molto nervose, non riuscivano neanche a fare gli esercizi”, il racconto dell’allenatrice Svitlana Saidova.

Sono state accolte oggi presso la piscina Olimpica Carlo Zanelli dagli assessori regionali alle politiche abitative Marco Scajola e allo sport Simona Ferro, il sindaco di Savona Marco Russo, il prefetto Antonio Cananà, l’assessore allo sport Francesco Rossello, dal vice questore Agostino Gallo, dal Consigliere Federale Fin Giuseppe Gervasio, dal Presidente del Comitato Fin Liguria Silvio Todiere, dal delegato del Coni provinciale Roberto Pizzorno e dal Presidente della Rari Nantes Savona Maurizio Maricone.

Fuggite dalla guerra, sono approdate dapprima a Roma al Centro federale del Nuoto italiano di Ostia – dopo essere partite da Leopoli – , ora si alleneranno, per 8 ore al giorno, insieme alle sincronette della Rarinantes Savona e la competizione, almeno durante la preparazione, sarà messa da parte.

Saranno ospitati in 5 alloggi di edilizia libera, messi a disposizione da Arte Savona. “Noi ci siamo occupati dei vostri alloggi. Speriamo siano consoni alle vostre aspettative”, ha detto l’assessore regionale Marco Scajola. “Questo è il primo gruppo di profughi ucraini che accogliamo nei nostri alloggi – ha specificato Scajola – messi a disposizione da Regione Liguria attraverso ARTE. Si tratta di cinque appartamenti di edilizia libera che non vengono sottratti a nessuna graduatoria. Un progetto di grande umanità nato alcune settimane or sono dopo essere stati contattati dai rappresentanti della Federazione Italiana Nuoto”.

“noi ci siamo organizzati, abbiamo lavorato con la Prefettura di Savona che ringrazio e siamo arrivati ad oggi all’arrivo delle ragazze che potranno riprendere la loro attività sportiva nella piscina di Savona. Una risposta umana, ma anche sportiva per le atlete”, conclude Scajola.

Non poteva mancare anche un commento da parte dell’assessore regionale allo sport Simona Ferro: “Lo sport come linguaggio universale dimostra di essere anche uno strumento di coesione sociale – ha dichiarato – e oggi poter vedere che le sincronette ucraine hanno a disposizione una nuova vasca per potersi allenare e avere una vita il più normale possibile è una grandissima soddisfazione per tutti noi. Anche oggi il mondo sportivo ha dimostrato di avere un gran cuore”.

“I savonesi vi accolgono con grande solidarietà e siamo vicini a tutto il popolo ucraino – ha detto il sindaco di Savona Marco Russo -. Siamo onorati di accogliere delle eccellenze. Lo sport è condivisione fatica ma anche della gioia”.

Il risultato di un lavoro condiviso tra istituzioni: “È stato fatto un lavoro di squadra insieme alla Fin, Regione e Comune – ha aggiunto il prefetto Antonio Cananà -. Da oggi sarete ospiti di Savona, finché ce ne sarà bisogno, sarete ospiti graditissimi”.

L’allenatrice della squadra emozionata fa un invito: “Siete molto gentili e buoni. Venite a trovarci quando sarà finita la guerra“.

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