Anno pastorale 21-22

8xMille, erogati alla Diocesi 517mila € per gli interventi caritativi

La CEI ha assegnato somme extra per fronteggiare la pandemia

diocesi savona

Savona. Per l’anno pastorale 2021 – 2022 ad agosto la Conferenza Episcopale Italiana ha accreditato alla Diocesi di Savona – Noli le somme ad essa destinate nell’ambito dell’8xMille. Le erogazioni riguardanti i due capitoli “Culto e Pastorale” e “Interventi caritativi” hanno avuto contenute riduzioni rispetto all’anno precedente, nonostante sia significativo il calo dei contribuenti italiani alla firma per la Chiesa Cattolica. Tuttavia è significativo che i tanti progetti caritativi facciano scegliere anche a chi non è cattolico di destinare il suo 8xMille alla Chiesa.

“Il popolo dell’Otto per Mille sa abbracciare, accogliere, sostenere e consolare soprattutto coloro che sono più deboli e svantaggiati – sottolinea il vescovo Calogero Marino – È un riconoscimento di quanto la Chiesa da sempre è al fianco dei poveri e spesso è un aiuto silenzioso e rispettoso di chi ha bisogno, senza occupare pagine per darsi visibilità”.

Per l’esercizio in corso alla Diocesi sono stati erogati 473.841,77 € per le esigenze di “Culto e Pastorale” e 517.489,79 € per gli “Interventi caritativi”. Dalla prima quota sono stati trattenuti dalla CEI 70mila € quale sesta dovuta alla parziale restituzione del prestito, senza interessi, per il tetto della Cattedrale Nostra Signora Assunta. Con la rata di 80mila € del prossimo anno terminerà la trattenuta. È proseguito il recupero progressivo dei crediti della Diocesi verso le parrocchie, anche quest’anno fissato in 165mila €, proporzionalmente scalati all’ammontare dei debiti. Le altre destinazioni si discostano poco per tipologia ed entità rispetto agli anni precedenti. Si reintegra il fondo destinato al mantenimento delle emergenze abitative per ulteriori 16mila € e sono stati destinati aiuti ad altri enti ecclesiastici per 25mila €. Il contributo straordinario per il Sinodo Diocesano è stato portato a 15mila € rispetto ai 10mila dello scorso anno, che aveva riguardato solo il secondo semestre.

Il Consiglio Diocesano per gli Affari Economici ha approvato le assegnazioni delle somme proposte e le erogazioni bonificate agli enti ed esercizi interessati. Contestualmente anche il direttore della Caritas, dopo aver suggerito alcune attenzioni dovute al particolare momento storico, ha approvato le assegnazioni, così come il Collegio dei Consultori e il responsabile diocesano per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica.

“L’Otto per Mille non richiede un ulteriore sforzo economico a chi firma e nulla va aggiunto a quanto dovuto allo Stato ma il cittadino ha la possibilità di decidere, riconoscendone il valore, che vengano sostenute iniziative socialmente utili – aggiunge monsignor Marino – Gli accordi sottoscritti tra Stato e Chiesa vengono riaffermati nel reciproco rispetto della propria autonomia, nella collaborazione e nella promozione dell’uomo e del bene del Paese. È in questo modo che Chiesa e Stato condividono risorse, anche economiche, per le necessità delle diocesi e della Chiesa per la propria missione pastorale, caritativa e di salvaguardia dei beni culturali e artistici, che rappresentano una parte sostanziale delle opere d’arte in Italia”.

Una delle difficoltà che ha ulteriormente ridotto le adesioni dei cittadini, soprattutto i più anziani, alla destinazione dell’8xMille è dovuta al fatto che non ricevendo più il CUD devono fare un esercizio di volontà, affidandosi ai CAF o a professionisti del settore per provvedere all’invio della documentazione. Senza questo passaggio non si può esprimere non solo la scelta dell’8xMille ma anche del 5xMille destinata a onlus, fondazioni e associazioni meritorie, come le pubbliche assistenze. In questi ultimi due anni, nonostante l’emergenza sanitaria abbia modificato possibilità e modi di operare, soprattutto nell’ambito “Culto e Pastorale”, la Diocesi ha potuto realizzare tutte le proposte e i progetti programmati. Senza l’8xMille questi interventi sarebbero stati irrealizzabili con le sole possibilità economiche delle parrocchie e della diocesi.

Negli anni 2020 e 2021 la Diocesi di Savona-Noli ha ricevuto dalla CEI fondi 8xMille, come erogazioni annuali, le seguenti somme: per interventi di restauro architettonico circa 1.057.000,00 €, impianti di videosorveglianza nelle parrocchie 38mila €, Archivio e Biblioteca Diocesana 52mila €, esigenze di culto e pastorale 943.551,10 €, interventi caritativi a favore della collettività 1.031.209 €. Causa la crisi pandemica da Covid-19, per dare la possibilità alle diocesi di aiutare le famiglie, i bisognosi, i poveri, gli enti diocesani e le parrocchie, con fondi straordinari 8xMille la CEI ha erogato due assegnazioni supplementari molto importanti e quanto mai necessarie. Il 29 aprile 2020 ha bonificato alla Diocesi 540.716,68 € che il Vescovo e il Collegio Consultori hanno assegnato a Caritas Diocesana per la carità 290mila € e alla Diocesi per aiuti a parrocchie ed enti ecclesiastici 250.716,68 €. L’8 marzo 2021 l’Economato Diocesano ha rendicontato allaCEI l’utilizzo delle suddette somme.

Visto il perdurare della pandemia e l’aggravamento delle problematiche economiche delle famiglie e degli enti diocesani l’1 luglio 2021 la CEI ha provveduto ad un secondo bonifico alle diocesi italiane sempre con fondi straordinari 8xMille, di cui 205.321,49 € alla Diocesi di Savona-Noli, che il Vescovo e il Collegio dei Consultori hanno suddiviso tra Caritas Diocesana (110mila €) e Diocesi (95.321,49 €). Le erogazioni sono in fase di assegnazione e dovranno essere rendicontate alla CEI entro il 31 maggio 2022. L’intervento di aiuto alle famiglie e persone in difficoltà e povertà in diocesi si è ulteriormente esplicitato con l’apertura del fondo diocesano per l’emergenza “Insieme per ripartire”, che ha raccolto offerte per circa 120mila €. Molte persone si sono rivolte direttamente al Vescovo per presentare situazioni complesse, di fronte alle quali era difficile trovare soluzioni.

“È doveroso un grazie a tutti i fedeli della diocesi ma in generale ai cittadini Italiani, credenti o no, che continuano a sostenere la Chiesa e le sue opere”, conclude il vescovo Calogero Marino

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