Piano regionale

Ucraina, emergenza profughi: riconversione degli hub Covid per l’accoglienza

In tutto sono arrivati in Liguria 2.970 ucraini, Toti e Giampedrone: "Hub multifunzionali per maggiore efficienza e sicurezza"

Point profughi ucraina Savona

Liguria. Il tavolo tecnico per affrontare l’emergenza Ucraina, che lavora su mandato del comitato operativo regionale, si è riunito oggi per valutare le misure idonee per gestire i flussi dei profughi in arrivo sul territorio ligure, la loro assistenza sanitaria e il sistema di accoglienza.

Il presidente di Regione Liguria e commissario delegato a coordinare l’accoglienza dei profughi in Liguria Giovanni Toti e l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone hanno evidenziato la necessità di un grande hub regionale che garantirebbe piena efficienza e sicurezza nella procedura di accoglienza, sia per svolgere le pratiche sanitarie quanto quelle burocratiche e quello di Genova sarà un modello sperimentale da estendere eventualmente a tutte le province liguri. La proposta è quella della Sala Chiamata del Porto e domani è previsto un sopralluogo.

“Ovviamente continueranno ad essere garantiti i vaccini così come, attraverso canali separati, gli ucraini che lo desiderano potranno usufruire anche della vaccinazione. Nel frattempo è stato attivato un contratto con i privati per il supporto trasportistico da e per i luoghi di prima accoglienza o destinazione Cas per i percorsi sanitari” affermano Toti e Giampedrone.

La strategia è quello di convertire parte degli spazi e dotazioni strumentali già utilizzate per il Covid in centri multifunzionali che garantiscano un percorso per l’accoglienza dei profughi in fuga dal conflitto ucraino, omnicomprensivo: dalla registrazione in anagrafe sanitaria, al tampone, alla soluzione abitativa, alla presa in carico da parte dei servizi sociali sino all’avvio delle pratiche per l’ottenimento del permesso di soggiorno.

Coinvolte istituzioni, aziende sanitarie, forze dell’ordine, protezione civile e mondo del sociale e volontariato: particolare attenzione sarà dedicata all’infanzia e alla componente femminile: la Regione punta ad una massima sinergia per affrontare l’emergenza umanitaria sulla base di quelle che saranno le necessità, anche in relazione all’andamento del conflitto.

Intanto, oltre agli alloggi di Arte Liguria, la Prefettura di Savona prosegue lo screening per individuare locazioni in convenzione con cooperative, associazioni e strutture alberghiere, secondo le procedure di affidamento dei contratti pubblici e sentito l’ente locale nel cui territorio la struttura è situata. Sul fronte dell’accoglienza si sono fatti avanti anche gli agriturismi: “Siamo pronti all’ospitalità nelle strutture agrituristiche grazie alle nostre associazioni Turismo Verde e ASeS, che hanno già avviato contatti operativi insieme alla Caritas Italiana” ha ribadito la Confederazione Italiana degli Agricoltori. La permanenza dovrebbe essere limitata al tempo strettamente necessario al trasferimento del richiedente nelle strutture di seconda accoglienza, una volta superata la fase emergenziale.

Oggi intanto sono stati 157 i profughi presi in carico in Liguria, con 145 STP effettuati. In totale i cittadini ucraini presi in carico dalle Asl ammontano a 2.970. Oggi, invece, un ragazzo in fibrillazione atriale, cardiopatico, è stato soccorso e trasportato al pronto soccorso per le cure del caso.

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