Provincia. La siccità rappresenta non solo un grande problema per le difficoltà di approvvigionamento, i razionamenti e una criticità per il mondo agricolo e per i cittadini, ma costituisce anche un gravoso peso economico e una spesa difficile da sostenere per i piccoli comuni.
A spiegarlo è il sindaco di Arnasco Matteo Mirone: ” La siccità costituisce un problema per il comune di Arnasco, noi siamo i primi nell’entroterra ad aver patito delle criticità. Da quest’estate abbiamo problemi di approvvigionamento e li abbiamo tuttora. Già nell’autunno scorso avevamo emesso un’ordinanza, poi sospesa quando la situazione si era normalizzata, che abbiamo però riattivato considerato che l’acqua è poca e va razionata. Abbiamo una parte di fonti di sorgenti e una parte di pozzi che stanno però diventando asciutti. Speriamo che, come dicono le previsioni del tempo, mercoledì piova in maniera copiosa perchè diversamente dovremo nuovamente ricorrere alle autobotti. Noi razioniamo già l’acqua, con una chiusura di notte dalle 11 fino alle 6 del mattino. Una situazione difficilissima. I cittadini sono arrabbiati, ma non c’è rimedio immediato. Abbiamo messo in campo alcune iniziative per portare l’acqua in maniera diversa, ma è difficile anche per i costi davvero elevati. Per i comuni piccoli come i nostri anche una spesa extra bilancio di 3/ 5 mila euro è complicata e mette in difficoltà. Non so se riusciremo a chiudere il bilancio, anche cifre non grosse ci mettono seriamente in difficoltà”.
A Zuccarello, un comune che per approvvigionarsi di acqua domenica scorsa ha dovuto ricorrere alle autobotti vede il sindaco Claudio Paliotto meno preoccupato, ma cauto. Spiega: “Da noi non piove da novembre, non ha nevicato, la situazione è stata ed è ancora molto critica. La scorsa settimana avevamo le due vasche delle sorgenti vuote e abbiamo dovuto ricorrere all’aiuto della protezione civile e dei vigili del fuoco e domenica almeno sette autobotti hanno versato almeno 120.000 litri d’acqua in totale per soddisfare i nostri fabbisogni”.
Una situazione che in queste ore sembrerebbe normalizzarsi: “Tra oggi e domani dopo i controlli e la verifica dei livelli, ma ci andiamo con i piedi di piombo, sperando che la pioggia prevista da mercoledì sia copiosa, dovrei ritirare l’ordinanza di razionamento dell’acqua. Abbiamo delle sorgenti in tre quattro posti, quelle che avevano dato tantissimo sono scese di livello. A Bosi i livelli della sorgente sono scesi tantissimo e danno poca acqua, mentre negli anni scorsi in inverno le sorgenti bastavano al fabbisogno ed era sufficiente per tutta Zuccarello ed ora farà sì e no 20 litri al minuto. Da altre sorgenti non arriva nulla, a Laussa invece abbiamo modificato la presa e rifatto collegamenti nuovi aggiunto tombini nelle sorgenti e ora arriva acqua sufficiente: se le vasche saranno sufficientemente piene potrò, tra oggi e domani, sospendere l’ordinanza e lo stato d’emergenza“.