Scontro frontale

“Senza PS si muore”, la Regione diffida il Comune di Albenga: “Rimuovetelo dai social. Allarme inesistente”

La "minaccia" dell'ente regionale: "Qualora il messaggio non venisse rimosso, Regione procederà alla segnalazione alle competenti autorità"

Ad Albenga la grande marcia per l'ospedale

Albenga. Si infiamma ancor di più lo scontro, ormai diventato frontale, tra Regione Liguria e il Comune di Albenga sul tema sanità. Dopo la polemica sul presunto blocco social rivolto a decine di albenganesi che contestavano l’ente regionale per le scelte in materia sanitaria, questa volta nell’occhio del ciclone è finito il messaggio “Senza Pronto Soccorso si muore”, slogan scelto come simbolo sia del grande corteo andato in scena l’11 marzo scorso sia per la protesta prevista domani durante la Milano-Sanremo.

Da Regione Liguria, infatti, è addirittura arrivata una diffida a mezzo lettera diretta al Comune ingauno con la richiesta o meglio l’imposizione di “eliminare immediatamente il messaggio in questione dalle pagine social dell’ente comunale“.

“In riferimento alle recenti pubblicazioni apparse sul canale social Facebook del Comune di Albenga con le quali viene ripetutamente affermato il messaggio ‘Senza pronto soccorso si muore’, Regione Liguria, in considerazione della distorsione del messaggio, pur nel pieno riconoscimento della libertà di opinione e di pensiero, ha inviato una lettera all’Amministrazione locale con la diffida ‘a rimuovere immediatamente la pubblicazione del messaggio‘”, si legge nella nota inviata da Regione Liguria.

“Nella lettera inviata al Comune da parte della Direzione Generale Affari legislativi, Istituzionali e legali dell’Ente di Piazza De Ferrari si sottolinea che il messaggio ‘Senza pronto soccorso si muore’ è ‘in molti casi accompagnato dall’invito ai cittadini a manifestare e riproporre tale slogan con cartelli, striscioni e manifesti, in particolare in occasione della manifestazione ciclistica in programma per la giornata di domani’ e si evidenzia che il messaggio rappresenta falsamente, in maniera artificiosamente costruita, una situazione di allarme inesistente o comunque non realmente pericolosa per la collettività, con particolare potenzialità lesiva data dallo strumento utilizzato. Infatti la diffusione attraverso lo strumento del social network quale Facebook, consente una rapida circolazione delle notizie ed è quindi in grado di raggiungere un elevatissimo numero di persone”.

Secondo Regione Liguria inoltre costituisce “circostanza di particolare gravità che la diffusione di tale annuncio, di per sé in grado di poter suscitare allarme nella cittadinanza relativamente alla verificazione di un pericolo per l’incolumità pubblica, venga diffuso tramite un canale di comunicazione istituzionale dell’amministrazione comunale, deputato quindi a fornire al pubblico informazioni e notizie di carattere ufficiale e non già opinioni personali o politiche dei singoli”. 

La vice direzione generale degli Affari Legislativi sottolinea poi che “il messaggio veicolato e l’invito alla popolazione a manifestare, al fine di evitare il pericolo paventato, è inoltre potenzialmente in grado di incidere sulla garanzia e tutela dell’ordine pubblico cui le pubbliche autorità a tutti i livelli e con qualsiasi modalità sono tenute a perseguire”.

Qualora il messaggio non venisse rimosso Regione Liguria “procederà alla segnalazione alle competenti autorità per i provvedimenti conseguenti”.

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