Alternative?

Pini tagliati a Borghetto, Ata-Pc attacca il sindaco: “Si possono riparare le strade senza distruggere gli alberi”

"Ci risulta che il sindaco sia un abile tecnico elettricista ma non un botanico, ci domandiamo sulla base di quali conoscenze scientifiche affermi che le radici erano compromesse"

Pini Tagliati Borghetto

Borghetto Santo Spirito. I volontari di Ata-Pc intervengono nuovamente in merito all’abbattimento dei pini di via Ponti a Borghetto Santo Spirito.

“Premettiamo che non siamo ‘integralisti’ del verde a ogni costo. Può succedere di dover abbattere alberi, perché malati in modo insanabile, o pericolanti – precisano dall’associazione ambientalista – In tal caso siamo i primi a chiederne la rimozione: ad esempio a Loano abbiamo espresso parere positivo al taglio di un grosso albero, perché la perizia agronomica aveva evidenziato la sua pericolosità e l’assenza di alternative. Ma, appunto, questa è la prassi che si dovrebbe seguire: si fa effettuare una perizia da un agronomo e si cerca una soluzione ai problemi esistenti. L’abbattimento è solo l’ultimissima spiaggia”.

“Il sindaco di Borghetto, a fronte delle proteste dei cittadini, si giustifica affermando che le radici sollevavano i marciapiedi, e che comunque ‘alcuni alberi avevano le radici seriamente compromesse’. Ora, poiché ci risulta che il sindaco sia un abile tecnico elettricista ma non un botanico, ci domandiamo sulla base di quali conoscenze scientifiche faccia queste affermazioni. Chiediamo se il Comune di Borghetto, prima di tagliare, abbia fatto svolgere una perizia agronomica e, nel caso, se siano state prese in considerazione soluzioni alternative. Segnaliamo infatti che da tempo esistono tecnologie che consentono di ripristinare il manto stradale senza abbattere gli alberi”.

“L’amministrazione borghettina si vanta di collocare due piante per ogni esemplare abbattuto. Certamente è una buona prassi, ma eliminare gli alberi esistenti resta un fatto estremamente negativo. E non occorre essere un botanico per comprendere come piantare giovani alberelli con fusti del diametro di un bicchiere o poco più non possa certamente risarcire dalla perdita di alberi maestosi, di 30 o 40 anni d’età. Non è la stessa cosa in termini di assorbimento di anidride carbonica, né in fatto di ombra e fresco offerti, o di estetica. Borghetto già lascia a desiderare dal punto di vista estetico, per i troppi palazzoni frutto della speculazione edilizia. Eliminare maestosi viali alberati sostituendoli con piantine che saranno, forse, apprezzabili fra vent’anni non ci pare una gran riqualificazione urbana”.

Ata-Pc nota poi che l’amministrazione del sindaco Giancarlo Canepa ha “pubblicizzato nei giorni scorsi la creazione, a spese di un investitore privato, di un parco con 800 piante, collocato ‘nel centro urbano’. Anche in questo caso si tratta di un’iniziativa positiva, ma è giusto specificare che l’area scelta non si trova affatto nel centro cittadino, ma in estrema periferia, in una zona peraltro già ricca di verde. Francamente ci sembra assurdo che, mentre i privati si impegnano a creare parchi in periferia, il Comune elimini alberi maestosi in centro. Un centro che già è soffocato dai palazzi e con sempre meno verde. Solo nell’ultimo periodo a Borghetto sono stati eliminati il Parco Doria, sostituito da posti auto, un piccolo giardino presso il cimitero, trasformato anch’esso in parcheggio, gli alberi e la fontana di piazza Gramsci, la grande siepe che proteggeva le scuole elementari da smog e rumore e i pini di via Ponti. Mentre già si parla di eliminare pure il maestoso viale di corso Raffaello. La giustificazione è sempre la stessa: ‘I pini danneggiano la strada’. Vero ma, come detto , le tecniche per riparare le strade senza distruggere gli alberi ci sono. Basterebbe provare ad applicarle”.

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