Un timido sole nel capoluogo lombardo, vento e temperature al di sotto dei 15 gradi in Liguria ad attendere i corridori. Con queste condizioni ha preso il via l’edizione numero 113 della Milano-Sanremo, scattata ufficialmente alle ore 10,15 da via della Chiesa Rossa.
In precedenza, dopo le operazioni di firma, il trasferimento col via ufficioso dal velodromo Maspes-Vigorelli alle ore 9,50 e 9,8 chilometri di passerella a Milano da percorrere. Ai nastri di partenza 165 ciclisti: non è partito Robert Stannard della Alpecin-Fenix. Sono 293 i chilometri da percorrere.
Già nel primo chilometro di gara va via la fuga, al primo scatto. Riescono ad allungare Yevgeniy Gidich (35, Astana Qazaqstan Team), Artyom Zakharov (37, Astana Qazaqstan Team), Alessandro Tonelli (56, Bardiani-CSF-Faizanè), Filippo Tagliani (85, Drone Hopper – Androni Giocattoli), Ricardo Alejandro Zurita (87, Drone Hopper – Androni Giocattoli), Samuele Rivi (105, Eolo-Kometa), Diego Pablo Sevilla (107, Eolo-Kometa) e Filippo Conca (162, Lotto Soudal). Cinque le squadre rappresentate: quattro atleti italiani, due spagnoli e due kazaki.
Gli otto fuggitivi, ben assortiti e collaborativi, prendono subito un buon margine dandosi cambi regolari. A 285 dalla fine hanno 2’40”; a 278 dal traguardo il vantaggio è di 3’40”. A 274 km dall’arrivo supera i 4 minuti. A guidare il gruppo, in particolare, Jumbo-Visma, UAE Trek Emirates e Trek-Segafredo.
Si supera la Certosa di Pavia e il vantaggio degli otto è 4”27″. Il copione, quindi, è quello più classico, con il gruppo che lascia fare ma senza concedere un margine eccessivo. Dopo 30 chilometri di corsa il distacco è di 4’46”; dopo 40 è salito a 5 minuti esatti. Ben 45,7 km/h la media della prima ora.