C'è chi dice no

Marcia per l’ospedale di Albenga, Giudice (Confcommercio) non parteciperà: “Non credo a queste iniziative”

"L'apporto di Confcommercio si è sviluppato con un progetto che potrebbe rispondere alle esigenze del territorio. La mia posizione resta aperta verso un'eccellenza fusa tra pubblico e privato"

Ospedale Albenga

Albenga. “Personalmente non parteciperò alla ‘Marcia per l’ospedale di Albenga’ perché non credo all’efficacia di queste tipo iniziative, ripetute e vissute più volte, senza risultato”.

Ad affermarlo è il presidente di Confcommercio Albenga Lorenza Giudice, che ha motivato la sua scelta pur garantendo che “sarà sua cura informare nuovamente dell’iniziativa tutti i soci tramite i mezzi disponibili”.

“Penso che il tempo intercorso dal lontano 2008 sia stato sufficiente per gli interlocutori delle molteplici forze politiche, tra loro apparentemente avverse, a valutare la destinazione di questa struttura, – ha affermato ancora Giudice. – L’iniziativa attuale credo debba essere vissuta solo in base al proprio sentire”.

“L’apporto di Confcommercio, il mio contributo come cittadina, si sono sviluppati studiando e consegnando direttamente agli interlocutori, Sindaco compreso, un progetto che potrebbe rispondere alle esigenze del territorio, sia dal punto di vista umano che logistico. Un progetto attuabile in tempi brevi che permetterebbe il coesistere di entrambe le strutture, traendo il meglio dalle stesse”, ha proseguito.

“Credo nell’efficienza, nel metodo e nella capacità di apprendere da chi è migliore di noi, attingendo informazioni da esperienze vincenti già esperite. La mia posizione resta aperta verso un’eccellenza fusa tra pubblico e privato, una sanità di alta specializzazione individuando i servizi altamente performanti e remunerati, semplificando i passaggi sanitari tra medici e pazienti”, ha concluso il presidente di Confcommercio Albenga.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.