Caos

La Corsica in fiamme: guerriglia nelle città dell’isola dopo il ferimento del militante indipendentista

Yvan Colonna stava scontando l'ergastolo: l'aggressione è avvenuta da parte di un compagno di cella

Bastìa. Da quasi quattro giorni le città della Corsica sono teatro di durissimi disordini che vedono protagonisti centinaia di militanti o simpatizzanti della causa indipendentista corsa a stento trattenuti dalle forze di polizia.

Nella giornata di ieri il palazzo di giustizia di Ajaccio, il capoluogo amministrativo della regione oggi francese, è stato dato alle fiamme.

Ma gli scontri si stanno verificando in praticamente tutti i grandi centri abitati, da Bastìa, antica ‘capitale’ genovese a Corte, cuore storico del movimento indipendentista corso. I danni non si contano, con decine di manifestazioni degenerate in incontrollati riot urbani che hanno preso d’assalto banche e negozi ‘francesi’ a colpi di ruspe e molotov.

A scatenare queste rivolte il ferimento quasi mortale di Yvan Colonna, militante indipendentista corso, considerato un ‘prigioniero politico’ dal movimento. L’aggressione è avvenuta nel carcere dove Colonna è detenuto dal 2003: nel 2011, dopo un processo molto contestato, e dagli attivisti definito quasi una farsa, Yvan è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio del prefetto della Corsica Claude Jean-Pierre Erignac, avvenuto nel febbraio 1998. Attualmente Colonna sarebbe ricoverato in coma, e le sue condizioni sarebbero molto gravi.

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