Magazine

Liguria del gusto

I “siluri”, da macchine da guerra a eccellenza del gusto ligure

"Liguria del gusto e quant'altro" è la rubrica gastronomica di IVG e Genova24

Liguria Gusto 7 marzo 2022

Il nome non è dei più rassicuranti, ed in effetti sembra sia stato dato subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando anche le spiagge della Liguria furono al centro della guerra sottomarina tra i sommergibili degli Alleati e gli U-Boat tedeschi. Molte imbarcazioni, per sfuggire ai sommergibili, navigavano sotto costa, ma non sempre andava bene, al punto che molti navigli sono affondati vicino alle nostre coste. Se il “colpo” del sottomarino andava a vuoto il “siluro” arrivava sulla spiaggia, provocando un turbine di sassi e sabbia, a volte esplodendo, più spesso adagiandosi (pericolosamente, molto pericolosamente) sul bagnasciuga.

Quei “bestioni”, per quanto pericolosi, attiravano la curiosità di tutti, ma, soprattutto, ricordavano una ricetta della tradizione che non aveva un nome vero e proprio, se non quelli che ogni famiglia gli dava: calamari ripieni, totani ripieni, insomma quei molluschi (già, anche totano e calamaro, come seppie e polpi appartengono a questa famiglia) che vengono pescati negli anfratti dei moli e delle scogliere liguri.

Sino ad allora quelle ricette (ne parlo al plurale perchè, come in tutte le “cose” ripiene, i ripieni variano da Ponente a Levante, da cittadina a cittadina, da famiglia a famiglia) non avevano un nome suggestivo, ma la forma di totani e calamari tolse ogni dubbio: “Siluri” era il nome giusto. E “Siluri” (le prime testimonianze di questo nome arrivano dal Tigullio) è il nome con cui questo piatto oggi è conosciuto in tutta la regione.

La ricetta, come detto, cambia da zona a zona, almeno nelle proporzioni, ma come base ci sono i tentacoli dei molluschi, pangrattato, uova, aglio, prezzemolo e (chi ha mai detto che il formaggio non si sposa al mare), parmigiano grattugiato. Verso Ponente c’è l’aggiunta di bietola, a levante di mortadella (gli scambi appenninici tra La Spezia e Parma sono antichi), ma di certo c’è il “letto” su cui adagiare i “Siluri”: una leggera salsa di pomodoro aromatizzata a cipolla o scalogno.

Abbinamento? Un Vermentino di Luni o, comunque, dello spezzino, fruttato e ricco di profumi di erbe aromatiche.

“Liguria del gusto e quant’altro” è il titolo di questa rubrica curata da noi, Elisa e Stefano, per raccontare i gusti, i sapori, le ricette e i protagonisti della storia enogastronomica della Liguria. Una rubrica come ce ne sono tante, si potrà obiettare. Vero, ma diversa perché cercheremo di proporre non solo personaggi, locali e ricette di moda ma anche le particolarità, le curiosità, quello che, insomma, nutre non solo il corpo ma anche la mente con frammenti di passato, di cultura materiale, di sapori che si tramandano da generazioni. Pillole di gusto per palati ligustici, ogni lunedì e venerdì: clicca qui per leggere tutti gli articoli.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.