Piano di accoglienza

Guerra Ucraina, emergenza profughi: nel savonese già pronti 14 alloggi per i rifugiati

Si attende l'ordinanza della Protezione civile per attivare la macchina di aiuto e sostegno alla popolazione

Savona. Emergenza profughi per la guerra in Ucraina: pronta l’azione di solidarietà sul piano di accoglienza dei rifugiati, in particolare donne, anziani e bambini. Secondo l’Onu i profughi che sono fuggiti finora dal conflitto sono quasi un milione ed è considerata una la più grave crisi umanitaria originata in Europa in questo secolo. Ad ora sono stati 105.452 i rifugiati a varcare il confine. Ma il dato, confermato poco fa dello stesso ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, potrebbe essere 7-8 milioni di profughi.

“Regione Liguria ha già predisposto l’attivazione di un conto corrente di solidarietà su cui far confluire offerte e donazioni per l’assistenza ai profughi civili dell’Ucraina e insieme alla loro comunità decideremo di come disporre della somma raccolta. A breve sarà pubblicato il contro corrente, mentre abbiamo già individuato 114 alloggi che metteremo a disposizione della Prefettura per le persone che non potranno contare sul ricongiungimento familiare e stiamo prendendo in considerazione anche l’idea di utilizzare l’ex albergo Covid genovese per far alloggiare in via temporanea i profughi” ha detto il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti in merito all’emergenza umanitaria in Ucraina.

“Alisa – ha spiegato il presidente Toti – ha già fatto da collettore per la lista dei medicinali disponibili e siamo in attesa di conoscere la destinazione finale. Nelle prossime 24 ore capiremo i bisogni complessivi del sistema ma la catena di aiuti e solidarietà è già partita grazie alla collaborazione con Protezione Civile, Comune, Asl, Gaslini e la comunità ucraina”.

“Stiamo lavorando, insieme alle altre regioni, ad un perimetro di competenze nell’ambito dell’ordinanza di Protezione civile che è ancora in via di definizione da parte del capo Dipartimento – ha spiegato l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone -. Questo al fine di definire la capacità di azione suddivisa tra Prefetture e i Dipartimenti regionali di Protezione Civile, attraverso commissari individuabili nella figura di presidenti di Regione. Tutto questo diventerà operativo dopo che l’ordinanza sarà firmata e approvata. Intanto ieri abbiamo consegnato la lista del materiale già disponibile sulla base delle richieste pervenute dallo stesso Dipartimento nazionale di Protezione Civile, con il coinvolgimento di Alisa e di tutte le Asl”.

“Insieme alla Protezione civile regionale – ha spiegato il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi -, ci siamo messi in moto coinvolgendo le aziende sanitarie e ospedaliere per dare un supporto concreto: medicinali, apparecchiature e ambulanze sono di fondamentale importanza ed è un dovere per Alisa e per le aziende del SSR fare tutto il possibile per dare un aiuto reale in questo momento così drammatico per la popolazione ucraina”.

Regione Liguria si è attivata per l’emergenza in Ucraina sul fronte dell’edilizia residenziale pubblica, nell’ambito del piano di accoglienza. L’assessore regionale all’Edilizia Marco Scajola ha avviato un monitoraggio insieme alle ARTE Liguri per verificare l’eventuale disponibilità di alloggi per ospitare i profughi ucraini che saranno accolti sul territorio regionale. “Questa mattina ho contattato le quattro ARTE del territorio – ha spiegato l’assessore Scajola – per richiedere di fare immediatamente un censimento di alloggi liberi, al fine di metterli a disposizione per accogliere famiglie di profughi ucraini. Dopo una prima ricognizione abbiamo individuato un totale di 114 alloggi in tutta la regione, dei quali 66 disponibili da subito e 48 nell’arco di trenta giorni, 70 a Genova, 14 a Savona, 20 a Imperia e 10 La Spezia. Quanto sta accadendo in Ucraina è terribile, un’emergenza umanitaria unica e straordinaria che ci deve far sentire tutti coinvolti e responsabili nel fare la nostra parte, dobbiamo fare un atto di responsabilità per le famiglie di profughi in difficoltà”.

Anche l’Istituto Pediatrico Giannina Gaslini è pronto a offrire le proprie cure ai bambini ucraini, attraverso diverse forme di collaborazione con gli enti nazionali ed internazionali preposti alla gestione dell’emergenza dovuta alla guerra in atto. Il Gaslini metterà a disposizione una sua equipe di scouting pediatrica e due equipe di trasporto pediatrico, completamente equipaggiate, in grado di gestire l’arrivo in contemporanea di due pazienti ventilati ciascuna: “Siamo presenti Resovia a 90 chilometri al confine con l’Ucraina – ha aggiunto il direttore generale dell’ospedale Gaslini Renato Botti –. I primi pazienti sono pazienti oncologici, i primi 6 sono già arrivati in Italia e ne stanno arrivando altri 6. Siamo in piena accordo con la Protezione Civile sia per disponibilità di posti letto, attualmente 11, sia per quanto riguarda la fornitura di medicinali”.

leggi anche
italiana coke vista veduta dall'alto
Ripercussioni
Guerra e aumento carbone, Italiana Coke: “Valorizziamo le centrali di cogenerazione. E puntiamo sulle Funivie”
guerra ucraina russia consiglio comunale varazze
Strazio
“Quando saluto mia madre al telefono ho paura sia per l’ultima volta”: gli ucraini che vivono a Varazze ospiti in consiglio comunale
pullman profughi ucraina
Accoglienza
Guerra Ucraina, Toti: “In Liguria presi in carico circa 300 profughi al giorno”

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.