Savona. Sono arrivati in piazza Giulio II con un bus di Tpl Linea i 13 cittadini ucraini di Mariupol, città gemellata con Savona. Dopo essere stati accolti nella Sala Rossa di Palazzo Sisto dal sindaco e da alcuni assessori, andranno nell’Rsa Riviera, temporaneamente organizzata per accogliere i profughi.
Continua così l’accoglienza in Liguria e nel savonese. Nella nostra regione – i numeri riportati dal presidente Giovanni Toti – arrivano mediamente 300 profughi al giorno.
Solo donne e bambini: 2 adulti, 3 diciottenni e gli altri più piccoli fino all’età di 3 anni accompagnati da Padre Vitaliy Tarasenko. “Siete i benvenuti nella nostra città – esordisce il sindaco Russo -. Arrivate da una città simbolo della guerra, della tragedia, della distruzione. Noi vi siamo vicini come a tutto il popolo ucraino e vi sosteniamo. Un domani il gemellaggio dovrà essere un modo per ripartire con la vita vera e noi vi saremo vicini per aiutarvi”.
“A Mariupol – ricorda Russo – c’è un cinema chiamato ‘Savona’ e qui ci sono i giardini ‘Mariupol’. Un augurio che si possa ritornare a vivere i luoghi e la vita tranquilla di prima”.
“I dolori condivisi – aggiunge Natalia Mishchenko, la nonna di alcuni dei bambini arrivati – diminuiscono. Abbiamo già vissuto l’accoglienza in Polonia e ora la viviamo qua con voi. Tutti vogliono unirsi alla pace, siamo qui per salvare il nostro popolo e la nostra nazione“.
“Non scappano dalla guerra ma così si salvano vite”, ha detto padre Vitaly. “Vogliono tornare nel loro paese prima possibile – ha raccontato l’accompagnatore -. Continuano a guardare il telefono in attesa doi una buona notizia. La prima cosa che chiedono quando arrivano qui è di poter continuare a studiare”, ha concluso.