Evento

Dantedì, a Varazze l’esposizione del “Rotolo” del Sommo Poeta dell’artista Enrico Mazzone

Tre distinti appuntamenti caratterizzeranno questa particolare iniziativa. Ecco tutti i dettagli degli incontri in programma

dantedì varazze

Varazze. Il 25 marzo 2022 ricorre il cosiddetto Dantedì, Giornata nazionale dedicata alla figura e alle opere di Dante Alighieri. In tale occasione la Città di Varazze propone una interessantissima iniziativa, unica nel suo genere, che vedrà partecipi e coinvolti sia gli alunni delle nostre scuole sia tutta quanta la cittadinanza. Si tratta dell’esposizione presso la Sala consiliare del Comune di “Albedo”, la grande opera di 20 metri per 2 dell’artista Enrico Mazzone, torinese ma residente in Finlandia, raffigurante parte della Divina Commedia.

“Albedo è la luce che dissipa e apre lo spazio, … il corpo di disegni che completano Albedo sono chiari e tendono alla fuoriuscita di istinti primordiali, messi nero su bianco”: così l’artista sintetizza il contenuto del suo lavoro.

Generico marzo 2022

Il giorno 24 marzo alle ore 18.00 si terrà, sempre presso la Sala consiliare una Conferenza stampa con l’artista, ove saranno illustrate inoltre le ulteriori iniziative che chiuderanno l’anno del Settecentesimo.

Il 25 marzo l’artista terrà una lezione per le classi delle scuole varazzine e sarà messo a disposizione degli studenti un rotolo di carta lungo 20 metri, proprio come Albedo, ove potranno essere espresse le suggestioni emerse.

A conclusione delle celebrazioni dantesche, il giorno 8 aprile 2022 presso la sala consiliare del Comune di Varazze alle ore 18.00 il prof. Giovanni Delfino, già Sindaco di Varazze, e il prof. Jacopo Marchisio terranno una conversazione su Dante alla luce di nuove interpretazioni e riletture critiche.

La Città di Varazze intende così offrire alla cittadinanza e ai turisti presenti un approccio originale e culturalmente efficace alla principale opera della letteratura italiana di tutti i tempi.
Note sull’artista.

Enrico Mazzone, piemontese, nato nel 1982 e laureatosi in scenografia all’Accademia delle Belle Arti, è uno dei tanti professionisti italiani che nel 2015 è stato costretto a lasciare l’Italia e “migrare” in Finlandia per svolgere un’adeguata attività di artista e insegnante d’arte. Nella cittadina di Rauma la sua opera è stata ispirata dalla visita a una cartiera; infatti Enrico, entrato in possesso di una considerevole bobina di carta, sceglie un soggetto più che ragguardevole: la Divina Commedia.

Intraprende allora una ricerca di stile ed è seguito e consigliato da Vittorio Sgarbi, mentore e amico. Disegnato l’Inferno e il Purgatorio in terra scandinava, Enrico torna a Torino dove continua l’opera. A questo punto, gli imprenditori Beatrice Bassi e Leonardo Spadoni, decidono di contribuire allo sviluppo dell’illustrazione e supportano Enrico nel completamento del suo progetto trasportando l’opera al Mercato Coperto di Ravenna.

Mazzone ha utilizzando la tecnica del puntinismo, incidendo bianco su nero, con pazienza certosina, lavorando anche 10-11 ore al giorno. Per rimanere sdraiato in posizione sul foglio di lavoro ha accusato anche molta fatica fisica, ma non si è mai fermato. I primi riscontri positivi li ha avuti in Finlandia dove qualcuno ha definito la sua opera ‘La Cappella Sistina di Rauma’.

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L’omaggio alla Divina Commedia di Enrico Mazzone nella sala consiliare del Comune dì Varazze

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