Adesioni

Corteo per l’ospedale di Cairo, Comitato: “Ci aspettiamo 2mila persone, invitati tutti i sindaci”

Lambertini: "Ci sarò, ma speriamo non sia un'arma a doppio taglio". Ferrari: "Finalmente uniti", Briano: "Parteciperemo tra la gente"

Ospedale Cairo Protesta

Cairo Montenotte. La Valbormida si prepara alla manifestazione del 9 aprile con l’augurio che la risposta sia un successo come avvenuto per la grande marcia di Albenga. Anche in questo caso parteciperanno cittadini, sindaci e politici, ma la protesta, organizzata dal Comitato sanitario locale, non avrà alcun simbolo o colore partitico. L’obiettivo è far sentire la voce del territorio che chiede il riconoscimento del San Giuseppe come ospedale di area disagiata e quindi la riattivazione del pronto soccorso, oltre a tutte le altre richieste contenute del documento unitario inviato alla Regione ad ottobre 2020.

Una linea, quella dell’ospedale di area disagiata, che è stata rimarcata anche in consiglio comunale lo scorso sabato, quando maggioranza e minoranza unite hanno votato una mozione per ribadire alla Regione la possibilità di conferire questa classificazione al nosocomio cairese, nonostante il sindaco Paolo Lambertini continui a nutrire dei dubbi in tal proposito. Il rischio, secondo il primo cittadino, è che si perdano i 10 milioni di investimento previsti attualmente dal piano regionale, per una struttura a bassa operatività che potrebbe non rispecchiare le reali esigenze del territorio.

Lambertini si è detto però disponibile a percorrere questa strada se sarà l’unica possibile per riavere un pronto soccorso. Ed è questo che il Comitato locale sostiene da tempo e lo farà anche durante la manifestazione del 9 aprile, intitolata “Abbracciamo l’ospedale”. “Abbiamo stampato i volantini, verranno distribuiti giovedì durante il mercato settimanale – racconta Silvano Nervi, membro del Comitato e consigliere di minoranza – La speranza è che partecipino almeno 2mila persone. Sono stati invitati tutti sindaci della Valbomida a diffondere le informazioni in tutti i comuni, parteciperà anche una rappresentanza di Albenga”. Nervi poi sottolinea: “Non vogliamo a Cairo un ospedale di comunità, come ha deciso la Regione, perché non è un ospedale ma solo un insieme di ambulatori”.

Sull’argomento interviene anche il capogruppo di opposizione, Giorgia Ferrari: “Finalmente uniti per Cairo senza divisioni di colore politico e di appartenenza a partiti vari per la manifestazione del 9 aprile, alla quale ci auguriamo siano presenti tutti i sindaci della Valle – afferma – La Valbormida non dorme, non accetta in modo succube le decisioni di chi vuole privarci del nostro ospedale e del Pronto Soccorso. Siamo felici che finalmente il sindaco Lambertini abbia cambiato idea e che abbia votato un documento che abbiamo presentato in consiglio comunale e con il quale chiediamo di nuovo un ospedale di area disagiata e un pronto soccorso. Da anni lo chiediamo, ma il sindaco e la sua maggioranza hanno sempre votato contro, così come hanno detto no alla nuova Tac e no alla necessità di manifestare, definendo inutili e strumentali le nostre iniziative. Abbracciamo il nostro ospedale, facciamo sentire il nostro affetto e la nostra riconoscenza a chi lavora al suo interno nonostante le difficoltà”.

Sempre dall’opposizione si alza la voce del consigliere Alberto Poggio, che chiede chiarimenti al sindaco: “Il Comune di Cairo si fa promotore o no di questa manifestazione come è successo ad Albenga, dove l’amministrazione si sta prendendo delle responsabilità precise?  – si domanda – Un conto è partecipare come presenza, un altro è organizzarla attivamente. È vero che non ci saranno sigle politiche, ma compito di un’amministrazione è rappresentare tutti i cittadini e questo vale sia per la minoranza che per la maggioranza”.

Alle accuse Paolo Lambertini risponde: “Parteciperò con un intervento sul palco, nel quale ribadirò la mia posizione. Ho preso parte anche alla manifestazione di Albenga, dove ho deciso di non fare la parata, ma di stare vicino al Comitato che ha il merito di aver tenuto da sempre alta la bandiera dell’ospedale di Cairo”.

E sulle sue passate dichiarazioni, nelle quali più volte aveva ribadito che non avrebbe organizzato di sua sponte una manifestazione ma, nel caso fosse stata organizzata, avrebbe partecipato, afferma: “Ho sempre avuto qualche dubbio a riguardo. Quando si organizzano queste proteste, bisogna avere la certezza che siano numerose le adesioni. Nel caso partecipassero solo in 200, potrebbe rilevarsi un’arma a doppio taglio. Inoltre non basta scendere in piazza, bisogna organizzare anche altre iniziative. Detto questo, ovviamente non mi tiro indietro perché il nostro obiettivo da sempre è stato quello di riavere un pronto soccorso a Cairo”.

E così come Lambertini, anche il suo rivale alle prossime elezioni ammnistrative, Fulvio Briano era presente ad Albenga e lo sarà a Cairo: “Così come abbiamo partecipato tra la gente ad Albenga, lo faremo anche a Cairo – dichiara – La nostra linea non cambia, vogliamo un sistema delle emergenza che funzioni realmente. Parteciperemo senza alcun intento di strumentalizzazione, ma con l’obiettivo di far sentire la nostra voce al fianco dei valbormidesi”, conclude.

PERCORSO DEL CORTEO 

Il grande corteo di Cairo partirà da piazza della Vittoria alle ore 14:30, per poi snodarsi in: via Roma, corso Italia, corso Mazzini, corso Dante Alighieri. Da corso Dante Alighieri ogni partecipante si affiancherà, girando sulle vie che formano il perimetro dell’ospedale: via Giuseppe Ferraro, corso Martiri della Libertà e via Artisi per ricongiungersi in corso Dante, dove è prevista una breve permanenza. La manifestazione dovrebbe concludersi intorno alle 17. 

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