Ci saranno

Anche Cittadinanzattiva di Imperia e Savona prenderà parte alla marcia per l’ospedale di Albenga

Parteciperanno alleati a SOS Sanita Pubblica Liguria: la manifestazione si svolgerà venerdì 11 marzo

ospedale di albenga

Albenga. Anche Cittadinanzattiva di Imperia e del ponente savonese, insieme alla rete regionale Sos Salute Pubblica Liguria che riunisce oltre 30 realtà territoriali, ha deciso di sostenere e promuovere la manifestazione prevista l’11 marzo ad Albenga a difesa dell’ospedale ingauno.

“Dopo trent’anni di politiche liberiste che hanno devastato il SSN attraverso tagli di bilancio, riduzione del personale e privatizzazioni, oggi gli stessi responsabili di tali sfaceli consumati sulla salute delle persone, si affrettano a rappresentare la necessità di una riforma sanitaria”, hanno spiegato dalla rete regionale.

“Ma nell’assenza di chiaro piano programmatico ed organizzativo, della quantificazione del personale necessario e di un piano di assunzioni adeguato al fabbisogno, della dismissione ed esternalizzazione in atto di servizi e presidi, il dubbio fondato è che in realtà, con un vestito nuovo, ci si appresti a privatizzare e ad appaltare anche le strutture previste dal PNRR. Il futuro assetto è presentato come innovativo semplicemente perché non è si provveduto a realizzare le Case e gli Ospedali di Comunità già previsti per legge dal 2007. Quale fiducia si può riporre in dirigenze amministrative e politiche inadempienti?”, hanno proseguito.

“Nell’attesa della definizione e della realizzazione di un Piano sanitario che distribuisca equamente i presidi e l’offerta sanitaria non si deve procedere con operazioni di smantellamento e/o sostituzione dell’esistente creando un vuoto di assistenza per un tempo indefinito su un progetto non chiaro. E’ indispensabile garantire da subito la risposta ai bisogni sanitari della popolazione riaprendo tutti i servizi chiusi per il Covid, garantendo e potenziando il personale necessario fino all’elaborazione di un piano sanitario realizzato sulla base dell’analisi dei bisogni di salute, su una distribuzione dei servizi e dei presidi ospedalieri che tenga conto della situazione della medicina territoriale, delle caratteristiche geografiche, socioeconomiche, della situazione della viabilità e della capillarità ed efficienza del TPL”, hanno aggiunto ancora da Sos Salute Pubblica Liguria.

“Noi non ci stiamo ad alimentare conflitti tra le comunità per mantenere/conquistarsi servizi sanitari a causa delle carenze strutturali; della scarsa trasparenza che impedisce la conoscenza di dati e di informazioni indispensabili per una corretta conoscenza della situazione; di una gestione verticistica e blindata della sanità. A fronte di una grave carenza di organici che ormai supera il 30% ed è destinata ad aumentare, è urgente un piano di assunzioni che garantisca la sostenibilità del SSN in Liguria e pari possibilità di accesso alle cure per tutti. La sanità pubblica è un patrimonio collettivo sostenuto economicamente da lavoratori e cittadini che non possono essere esautorati da scelte che li riguardano direttamente e che si ritrovano a pagare due volte per le conseguenze di tagli e privatizzazioni che sulla salute lucrano”.

“La legge 833 istitutiva del SSN prevede un percorso partecipativo da tempo disatteso, il dispositivo della Commissione Europea per il PNRR prevede la massima responsabilizzazione per tutto l’iter di progettazione ed esecuzione degli Enti Locali, di tutti i soggetti interessati e della parti sociali. Riteniamo di essere i principali soggetti interessati, rivendichiamo il nostro coinvolgimento e la nostra partecipazione attiva alla rilevazione dei bisogni e alla formulazione di proposte attraverso la costituzione di gruppi di lavoro nei comuni e nei municipi, in Regione”, hanno concluso.

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