Liguria. Continuano i disagi sulla rete autostradale ligure. Dopo i problemi registrati questa mattina, sulla A10 al momento si registrano 25 chilometri di coda tra i caselli di Savona e Arenzano in direzione di Genova.
Una situazione che ha scatenato, come prevedibile, la rabbia e la frustrazione dei tanti automobilisti che oggi si sono messi in viaggio per lavoro (o anche per piacere). Tra questi la conduttrice Tv Paola Marella e l’imprenditore Flavio Briatore.
A rimanere bloccata in coda anche l’onorevole Sara Foscolo, in spostamento a Roma per partecipare ai lavori della Camera dei Deputati: partita da Borgio Verezzi alle 16.30 circa e diretta a Genova per prendere un volo alla volta della capitale, al momento è ancora bloccata all’altezza di Varazze.
“Ormai proseguirò in macchina fino a Roma, arriverò quando arriverò – ha spiegato a IVG.it – Il problema è che la Liguria così non è più appetibile: ora con Pasqua e i vari ponti festivi arriva la stagione. Un turista che legge queste notizie non è ovviamente invogliato a venire per il weekend. Passare 6 ore in macchina per mezza giornata al mare farebbe passare la voglia a chiunque. Proprio ora che, dopo il Covid, avremmo finalmente l’occasione di risollevarci un po’. Questa situazione diventa un handicap, che pagano soprattutto gli operatori del settore”.
Per paradosso, ma qualcuno potrebbe definirla “una beffa”, il sito di Autostrade.it indica, nella stessa tratta, delle semplici “code a tratti”. Una dicitura che – complici anche immagini tutto sommato rassicuranti dalle webcam – dovrebbe far ben sperare: se non in un viaggio rapido, quantomeno in disagi sufficientemente ridotti. Una situazione smentita però dalle altre fonti: il sito di Autofiori (che riferisce appunto di 25 chilometri di coda) ma anche i navigatori come Google Maps (che per recarsi a Genova consiglia di uscire ad Albisola e rientrare ad Arenzano, indicando 50 minuti il tempo di percorrenza sull’Aurelia e 90 quello sulla A10). Senza contare le testimonianze degli automobilisti.
Le possibili criticità erano già state annunciate nei giorni scorsi e sono dovute all’attivazione da parte di Autostrade di alcuni cantieri in vista della chiusura degli stessi nel periodo tra Pasqua e l’8 maggio. Decisione che era stata condivisa con il ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili e le istituzioni territoriali.
“Gentile a.d. di Aspi Roberto Tomasi, anche noi liguri, ostaggi delle autostrade come l’imprenditore Flavio Briatore, non sappiamo ciò che realmente accade nei cantieri infiniti che penalizzano fortemente la nostra regione, provocano code chilometriche e sono pure pericolosi. Se il suo invito a visitare i cantieri, rivolto a Briatore, fosse valido anche per noi consiglieri regionali, che da mesi chiediamo verifiche e risposte concrete per risolvere almeno in parte l’insostenibile caos autostrade che paralizza la Liguria, saremmo molto lieti di accettarlo da domani mattina. Ci veniamo noi, al posto di o insieme a Briatore, a visitare i cantieri. Scelga pure lei l’ora e il giorno. La benzina e il pedaggio li paghiamo volentieri noi. La ringraziamo anticipatamente e le auguriamo buon lavoro. P.S.: non soltanto Briatore, ma anche moltissimi utenti liguri, dai nomi meno noti, denunciano ogni giorno sui social network e sui media il disastro autostrade. Tuttavia, né loro, né i loro rappresentanti nelle istituzioni, nonostante i ripetuti solleciti, sono mai stati ascoltati e invitati da Lei a visitare i cantieri infiniti”. Lo hanno dichiarato i consiglieri regionali della Lega Stefano Mai (capogruppo) e Sandro Garibaldi (vice capogruppo).
“Anziché polemizzare e fare ironia con Flavio Briatore, rimasto anche lui ostaggio dei disservizi e dei disagi causati dall’imbarazzante situazione delle autostrade in Liguria, i vertici di Aspi dovrebbero iniziare a fare autocritica sul proprio operato e, magari, provare un po’ di vergogna. La Liguria sta subendo un danno economico e di immagine di enorme gravità a causa di lavori mai effettuati in precedenza: oggi è difficile credere alle parole dell’amministratore delegato Tomasi, che sembra quasi parlare come se fosse arrivato da poco ed estraneo alla situazione, nonostante ricopra ruoli importanti in Aspi dal 2015. Briatore, come libero cittadino, ha espresso il malessere che chiunque prova, da tempo, nell’affrontare un calvario sulle autostrade liguri, tra code, interruzioni, deviazioni e infiniti cantieri. Sono indignato per la vergognosa risposta di Aspi. Oggi così pronti a reagire alle critiche facendo ironia, viene spontaneo chiedersi cos’abbiano fatto finora e dove fossero tra il 2015 e il tragico agosto 2018: chiedevano di aumentare le spese per la manutenzione delle opere, o magari assecondavano le priorità di remunerazione degli azionisti?”. Così in una nota Marco Campomenosi, europarlamentare ligure della Lega, capo delegazione Lega al Parlamento Europeo, componente della commissione Trasporti.