Alassio. L’acronimo PUC, in questo caso sta per progetti Utili alla Collettività, quelli che, nell’ambito dei Patti per il lavoro e per l’inclusione sociale, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza sono tenuti a svolgere nel comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16.
In questi giorni è stato avviato il primo PUC legato al reddito del cittadinanza del Comune di Alassio denominato “Insieme per la domiciliarità”.
Il progetto coinvolge il Comune di Alassio con l’Ufficio Politiche Sociali e il Consorzio Sociale Cress di Genova, già affidatario da parte del Comune di diversi servizi sociali tra cui l’assistenza domiciliare.
L’idea della assistenti sociali del Comune e condivisa con il Consorzio Cress è stata quella di fornire più aiuto e compagnia agli anziani alassini che hanno sofferto il periodo di chiusura derivato dalle restrizioni imposte dalla normativa per il contenimento dell’emergenza sanitaria.
L’obiettivo è quello di dare supporto agli utenti fruitori del Servizio di assistenza domiciliare comunale e del Servizio di Custode Sociale, in affiancamento al personale in servizio.
“Nei giorni scorsi – spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Franca Giannotta – per rassicurare gli utenti ho inviato ad ogni famiglia una lettera per annunciare l’arrivo a domicilio delle persone opportunamente selezionate dalle Assistenti Sociali e dal Centro per l’Impiego. Al momento si tratta di tre soggetti inseriti attualmente nel PUC che sono stati presentati agli utenti, per lo più anziani del servizio di assistenza domiciliari i quali stanno cominciando a conoscere questi nuove persone che li supporteranno nelle loro attività quotidiane”.
Il numero dei titolari dei PUC potrà aumentare fino a cinque persone contemporaneamente e impegnati presso quelle famiglie che hanno accettato l’aiuto.
“Saranno adeguatamente formati – aggiunge Giannotta – anche attraverso specifici corsi sulla sicurezza. Si occuperanno di fare compagnia con lettura di quotidiani o libri, enigmistica, gioco con le carte ecc.; di accompagnarli in passeggiate o a fare la spesa, per commissioni o in semplici attività domestiche”.
“Al momento – il parere della tutor del progetto Dott. Elisa Marchiori – le impressioni inziali degli utenti del servizio sono diversificate: chi è contento e chi, partito prevenuto, poco a poco sta cambiando idea apprezzando il supporto dato. È ancora presto per poter dare un giudizio complessivo, di certo la partenza è stata ottima”.
“Non è stato semplice avviare la procedura – la conclusione di Giannotta – individuare i partner, pensare alla selezione e formazione delle persone. Ancora una volta i Servizi Sociali della Città di Alassio, si sono distinti per spirito di iniziativa e ascolto delle necessità dei propri assistiti: questo progetto ha tutte le carte in regola per diventare un valore aggiunto per l’assistenza delle persone più fragili della nostra città”.