Cairo Montenotte. Dopo il successo della manifestazione organizzata ad Albenga, anche Cairo Montenotte si appresta a scendere in piazza in difesa del proprio nosocomio.
La manifestazione, denominata “Abbracciamo l’ospedale”, si svolgerà il prossimo sabato 9 aprile, con partenza alle 14,30 da piazza della Vittoria.
“La morfologia della Valbormida è tale da richiedere, e ottenere, un ospedale di area disagiata. La Valbormida, uno dei territori più complicati della Liguria, è situata geograficamente e meteorologicamente in un’area complessa, per il rigido clima invernale, che spesso provoca difficoltà nella viabilità e collegamenti verso la costa”, hanno spiegato gli organizzatori dell’iniziativa.
Per questo motivo i 19 Comuni del Distretto Socio Sanitario 6 Bormide, che contano 40mila abitanti, hanno approvato un documento unitario, poi ratificato da tutti i Comuni, inviato in Regione Liguria nel mese di ottobre 2020 e, in seguito ribadito, il 3 febbraio 2021 in videoconferenza con il presidente di Regione Liguria e Assessore alla Sanità Giovanni Toti, alla presenza di Distretto Sociosanitario 6 Bormide, Asl 2 Ssrl, Confederazioni Sindacali Cgil, Cisl e Comitato Sanitario Locale Valbormida.
E l’evento che avrò luogo a Cairo il 9 aprile inizierà proprio con una breve presentazione sul tema effettuata da tre rappresentanti della compagine sociale che hanno formalizzato il Documento Unitario.
LE RICHIESTE A BREVE TERMINE
In brevissimo tempo gli organizzatori richiedono: “Ripristino di quanto era presente nell’ospedale San Giuseppe ante-covid, con alcune integrazioni. Alcuni esempi: presenza costante in loco (no part-time) di una direzione medica ed infermieristica che supporti adeguatamente il personale; riqualificazione del Punto di Primo Intervento (Ppi) h24; dotazione di una seconda automedica 118 fino a data di ripristino dei servizi indicati in medio e lungo termine; riattivazione del reparto di Medicina con medici ospedalieri, con un numero di posti letto adeguati affinché le patologie geriatriche vengano trattate in loco”.
E ancora: “Ripristino del reparto di Riabilitazione in rispetto degli standard propri del livello riabilitativo della struttura cairese; riorganizzazione del Day Surgery e delle attività ospedaliere affinché tutte le visite e gli esami pre e post operatori e successive medicazioni per i residenti in Valbormida vengano eseguite presso l’ospedale San Giuseppe di Cairo; Radiologia ed ambulatori analisi ripristinati come prima del Covid; ripristino e potenziamento dei servizi territoriali, in particolare l’assistenza domiciliare, e grande attenzione alle zone più disagiate (Giusvalla, Piana, Calizzano, Bormida, Osiglia, Massimino etc).
LE RICHIESTE A MEDIO LUNGO TERMINE
A medio e lungo termine gli organizzatori richiedono: “Il diritto alla salute, unanimemente definito come un diritto fondamentale dell’individuo”. I cittadini della Valle vogliono “che le risorse vengano impiegate per garantire a tutti i cittadini i servizi sanitari salvavita essenziali, in egual modo, come in ogni parte del territorio nazionale”. E chiedono “parità di diritti nel trattamento sanitario e in egual misura per tutti gli individui nell’interesse dell’intera collettività”.
Infine, chiedono anche l’applicazione di tutte le richieste generate dal documento unitario: ospedale sede di pronto soccorso h24 (ospedale di area disagiata), rete territoriale socio sanitaria e case delle salute.
PERCORSO DEL CORTEO
Ecco il percorso. Il grande corteo di Cairo partirà da piazza della Vittoria, per poi snodarsi in: via Roma, corso Italia, corso Mazzini, corso Dante Alighieri. Da corso Dante Alighieri ogni partecipante si affiancherà, girando sulle vie che formano il perimetro dell’ospedale: via Giuseppe Ferraro, corso Martiri della Libertà e via Artisi per ricongiungersi in corso Dante, dove è prevista una breve permanenza. La manifestazione dovrebbe concludersi intorno alle 17.
REGOLE E INDICAZIONI
Gli organizzatori raccomandano di “adottare tutte le prescrizioni in essere atte a garantire il rispetto delle normative Covid 19 (mascherine etc). Non saranno, inoltre, ammessi simboli o slogan né alcun riferimento a formazioni partitiche”.