Sanzionato

Scoperto allevamento abusivo ad Urbe: multa di oltre 10mila euro al proprietario

Grazie ai controlli dei carabinieri forestali e dei veterinari dell'Asl

carabinieri forestali

Urbe. Individuato in un’azienda in località Vara Superiore un allevamento abusivo: non era registrato presso gli organi competenti di sanità veterinaria e gli animali non erano custoditi a norma di legge. Per questo il proprietario è stato sanzionato con una multa di oltre 10mila euro.

A seguito del controllo effettuato dai carabinieri forestali della Stazione di Sassello insieme ai veterinari dell’Ufficio Sanità Animale dell’ASL 2, nell’azienda sono stati trovati due suini,  sette capi ovini e avifauna domestica custodita in spregio alle prescrizioni del D.Lgs. n.158/2006.

Gli animali trovati sono stati regolarmente registrati e muniti dei previsti contrassegni. I veterinari hanno inoltre provveduto ad effettuare i prelievi di ruotine inserendo gli animali nei previsti programmi di monitoraggio ed hanno disposto per i prossimi giorni la macellazione dei due suini in ottemperanza alle disposizioni vigenti per il contenimento della diffusione della Peste Suina Africana.

Al proprietario degli animali da destinare all’alimentazione umana, responsabile della custodia irregolare, i forestali hanno notificato una sanzione amministrativa di oltre 10.000 €.

Pur trattandosi di un allevamento numericamente modesto i sanitari sottolineano la necessità di adottare sempre comportamenti rispettosi delle disposizioni di legge, formulate a tutela della salute umana.  “Tali raccomandazioni- affermano – risultano quanto mai attuali alla luce dell’emergenza PSA che ha riguardato il basso Piemonte ed alcuni comuni della provincia di Genova, a seguito del rinvenimento di esemplari di cinghiale morti a causa del virus che, lo ricordiamo, contagia esclusivamente i suini domestici e selvatici”.

“Si richiama il rispetto dei divieti e raccomandazioni temporaneamente disposti dalle autorità competenti nelle aree infette e di sorveglianza per la presenza di contagi da PSA e che ricadono anche sui cittadini nello svolgimento delle attività all’aperto, con particolare riferimento alla frequentazione dei territori rurali e forestali. L’attuale situazione denota la complessità e delicatezza degli equilibri che caratterizzano gli ecosistemi, gli ambienti naturali, il territorio e le sue risorse che alimentano animali e piante e forniscono da sempre fonte di sostentamento e svago per l’uomo”, concludono.

 

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