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Savona, Russo chiede un incontro a Toti sulla sanità: “Necessarie risposte”

In una lettera il sindaco di Savona ribadisce la richiesta di incontro al presidente della Regione: “Molto preoccupato riguardo alla gestione della salute dei cittadini di tutto il comprensorio sui punti fondamentali"

Marco Russo Giovanni Toti

Savona. “Sono estremamente preoccupato riguardo alla gestione della salute dei cittadini savonesi e del comprensorio tutto e sento il dovere, quale sindaco della città capoluogo, di esprimere a Lei, quale presidente con delega alla Sanità, questa urgenza”.

Sono le parole che il sindaco di Savona affida a una lettera indirizzata al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che ha per tema la sanità nel comprensorio. Il piano socio-sanitario regionale, il ruolo dell’ospedale San Paolo (con le questioni dell’angiografo, del centro ictus, della carenza del personale medico e infermieristico), la richiesta di collocare una casa di comunità a Savona e il ritardo nella presa in carico dei bambini disabili sono solo alcuni dei temi che il sindaco Russo affronta in una lunga analisi delle carenze che si conclude con la richiesta di un incontro. Richiesta già inoltrata una prima volta nel mese di dicembre.

I punti su cui il sindaco di Savona chiede un confronto sono il piano socio – sanitario, l’ospedale San Paolo, la casa di comunità e la disabilità nell’infanzia. Per quanto riguarda il primo punto scrive: “Mi risulta che i preparativi siano in fase avanzata, senza però che sia mai stato avviato un confronto con la città capoluogo che rappresento. Ho, quindi, necessità di conoscerne le linee di fondo per valutare le ripercussioni che l’applicazione del Piano può avere sui cittadini, e di dare contributo alla stesura, portando osservazioni e proposte, com’è nostro dovere fare”.

“Devo affermare con forza – sottolinea il sindaco – l’importanza fondamentale che riveste per la nostra comunità”. Russo ricorda che l’ospedale San Paolo “da tempo soffre di limitazioni incomprensibili e non più sostenibili. In particolare per quanto riguarda la risposta ai bisogni di cure da effettuare in urgenza ed emergenza”. E qui elenca: il centro ictus non ancora realizzato; l’angiografo “inaugurato da diversi mesi ma operativo solo parzialmente”; la carente attività endoscopica sull’apparato digerente; le broncoscopie sospese; la carenza di personale medico e infermieristico; l’obsolescenza della strumentazione per gli interventi chirurgici urologici. Infine, “i pazienti che necessitano di interventi di chirurgia vascolare in urgenza non trovano risposta nell’ospedale”.

Ribadisce la richiesta di ospitare una casa di comunità a Savona, città capoluogo. Il sindaco sottolinea che la realizzazione, da portare a compimento con un forte coinvolgimento locale, “è passaggio fondamentale per un rafforzamento dei servizi socio-sanitari territoriali”. E aggiunge: “Le tematiche della continuità assistenziale, dell’assistenza domiciliare integrata e il ruolo dei medici di medicina generale sono argomenti su cui riteniamo che il nostro contributo sia essenziale”.

Sulla disabilità nell’infanzia il sindaco osserva: “Devo evidenziare il problema dei ritardi sulla presa in carico di molti bambini disabili che crea grosse difficoltà anche a famiglie del nostro territorio”.

La conclusione è un rinnovato invito al confronto: “E’ mio dovere far sentire la voce del mio territorio. Per questo devo rinnovare la richiesta di un incontro per avere le giuste risposte che i savonesi si attendono”.

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