*l’autore del seguente testo è un consigliere comunale di minoranza a Savona
Caro Andrea Chiovelli,
ho letto con interesse, ma anche stupore, il tuo articolo pubblicato ieri nel quale, di fatto, accomuni la classe politica cittadina sotto un’unica bandiera, quella del provincialismo e, sostanzialmente, dell’incapacità di affrontare i problemi, quelli veri.
Mi ha davvero sorpreso la tua impostazione nella quale, a distanza di quattro mesi dall’insediamento della nuova giunta, attribuisci i problemi di immobilismo e scarsa efficacia nel governo della città (basta leggere il titolo), in primis, alla minoranza in consiglio comunale.
Mi ha lasciato rammaricato la semplicistica generalizzazione di scarsa attenzione ai temi, oltre che quella, per nulla velata, di scarsa conoscenza delle norme.
A supporto delle tue argomentazioni hai citato una serie di questioni sulle quali, la minoranza miope, non avrebbe nemmeno preso posizione.
Consentimi di fare alcune considerazioni:
– In un tempo nel quale gli incontri pubblici non sono facili e in cui il consiglio comunale e le commissioni permanenti, un po’ per necessità ma soprattutto per assenza di pratiche presentate dalla giunta si riuniscono poco, la politica si fa con gli interventi, le interviste e i post sui social e, credimi, dove poco si fa come governo della Città è di per sé più difficile fare opposizione.
– Un attimo prima di accusare di miopia la minoranza sui temi caldi della città, sarebbe pertanto meglio farsi carico di ascoltare i contenuti e le sollecitazioni espressi nei pochi consessi riuniti da ottobre ad oggi e verificare, cosa di cui sei certamente maestro, se nei moderni strumenti di comunicazione e diffusione non ci sia viceversa traccia ben evidente di quello che per te non sarebbe stato fatto.
– Siamo intervenuti, io ed altri, in consiglio comunale e in commissione sulla linee programmatiche del sindaco prive di concretezza, sull’assenza di progettualità e visione di città aldilà dei proclami, sulla impercettibilità dell’attività di governo nei primi cento giorni, sulle delicate situazioni che riguardano la sicurezza, sull’assenza di ipotesi concrete in materia di spostamento del mercato, sulla mancanza di iniziative per il recupero delle aree demaniali, sui temi dell’illuminazione cittadina, sulla riduzione dei canoni di concessione, sul recupero in mano pubblica del sistema di recupero dell’evasione dei tributi locali, sull’assenza di dibattito nelle sedi opportune dei nuovi progetti per la città, sul ruolo e le vertenze in atto nelle società partecipate;
– È stata sollevata da molti di noi, in consiglio comunale ma non solo, la scarsa efficacia della pulizia straordinaria di Natale attuata su mandato della giunta e la contraddittorietà di taluni contratti di esternalizzazione riguardanti l’igiene urbana;
– Nel prossimo consiglio, a firma di molti colleghi di quella stessa miope minoranza, sono state proposte interpellanze che riguardano anche quell’immobilismo a cui fai riferimento; si parlerà di gestione della newco che si occuperà di rifiuti e delle modalità di nomina dei futuri vertici, delle intenzioni riguardo lo stadio Bacigalupo e la vecchia piscina del Prolungamento, della situazione dell’ostello sul Priamar, dei lavori in via Nizza, del degrado in Piazza delle Nazioni, solo per fare alcuni esempi: tutto su impulso della minoranza.
– Nel prossimo consiglio sarà inoltre discussa, e vengo al tema su cui tanto ti sei concentrato, una mozione molto equilibrata in materia di aumento delle indennità. Nel riscontrare amaramente il fatto che non ti sia dato disturbo di dare conto, anziché generalizzare, delle posizioni assai diverse espresse all’interno della stessa minoranza, tra cui la mia, ti invito a leggere questa mozione, molto seria, nella quale si chiederà una verifica, un approfondimento anche tecnico sulle modalità di applicazione della norma statale e un’ipotesi di migliore valutazione, non prima della sessione di bilancio, per adeguarla alla situazione del Comune di Savona. L’aumento è dovuto e opportuno, tanto per sgomberare il campo, e te lo dice uno che ritiene che un adeguato indennizzo a favore di chi governa i comuni, specie quelli piccoli, sia assolutamente necessario (a prescindere dall’approvazione di una legge nazionale) a fronte delle enormi responsabilità e degli impegni richiesti e che, a mio avviso, dovrebbero semmai comportare, pro tempore, un impegno a tempo pieno ed esclusivo.
Ciò detto, pertanto, non essendo in dubbio che tu possa scrivere ciò che ritieni ed esprimere tutte le critiche che vuoi verso chicchessia, mi auguro che da attento analista quale sei, oltre ad operare sempre nel rispetto della verità e delle competenze di ognuno, non voglia anche tu cadere nelle facili generalizzazioni figlie di un qualunquismo imperante e genitore dell’antipolitica.
E infine lasciami dire che, da che mondo e mondo, del problema dell’immobilismo in un’ amministrazione civica e in una città, a prescindere dal colore politico, devono farsi carico tutti, ma certamente, in primis, chi ha il potere di fare e ancora non fa e, solo dopo, si possono attribuire responsabilità a chi non ha fatto abbastanza, avendo limitati poteri, per sollecitare chi comanda.
Grato della tua attenzione, auguro a te e alla tua redazione un buon lavoro.
Fabio Orsi