Sopralluoghi

Savona, il Comune al lavoro sul “piano scuole”: cronoprogramma degli interventi pronto a marzo

Gli assessori competenti hanno visitato tutte le scuole di Savona: “Nostra intenzione è ragionare secondo un piano di manutenzioni che programmi sul lungo periodo non sui singoli interventi”

Scuole elementari Astengo, Savona

Savona. Un mese di sopralluoghi, quello di dicembre, nelle scuole di Savona (dai nidi alle secondarie di primo grado) per una ricognizione delle strutture edilizie. Un riepilogo dei finanziamenti (quelli stanziati, quelli richiesti, quelli da reperire) per avere un quadro chiaro e completo, anche in vista di nuove misure legate al PNRR. Alla luce di queste informazioni il Comune è al lavoro sul Piano Scuole, il cronoprogramma, pronto a inizio marzo, degli interventi di cui necessitano i vari istituti scolastici.

“La nuova amministrazione si è posta immediatamente il tema delle strutture scolastiche, perché ha ritenuto di dover dare da subito risposte adeguate a studenti, insegnanti, famiglie. Le scuole, intese anche come luoghi fisici, di vita, di esperienza e di aggregazione, hanno una grande importanza nei percorsi educativi sia in funzione della qualità del tempo che i ragazzi trascorrono in aula sia per le potenzialità che queste strutture hanno per la città e per i quartieri”.

A dirlo sono gli assessori Elisa Di Padova (Scuola e Politiche Educative), Lionello Parodi (Edilizia Scolastica), Ilaria Becco (Rigenerazione Urbana) che hanno dato vita, insieme con il personale dei vari Uffici, a una task force dedicata al lavoro di raccolta dati sul campo, in vista del Piano Scuole che è uno degli obiettivi del Patto per le Scuole che verrà prossimamente siglato all’interno di Re-Start Savona tra amministrazione, dirigenti scolastici e altri soggetti.

LA MAPPATURA

“L’esito dei sopralluoghi – è la conclusione degli assessori – ha evidenziato una situazione con problematiche puntuali rientranti, per la maggior parte dei casi, nella manutenzione ordinaria o straordinaria. In alcuni plessi sono state rilevate anche carenze strutturali. Esistono poi locali vuoti, in disuso o da ristrutturare e valorizzare che abbiamo intenzione di prendere in considerazione non solo per le ore-scuola ma anche in funzione di un’apertura verso la città. Ci sono poi aspetti che hanno a che fare con una manutenzione più spicciola, per esempio tende veneziane da riparare o sostituire, di cui terremo conto nel prossimo bilancio”.

VERSO IL PIANO SCUOLE

Di Padova, Parodi e Becco chiariscono che “l’obiettivo è arrivare nei primi giorni di marzo al Piano Scuole, un cronoprogramma che ci permetta di affrontare il piano di manutenzione generale in modo organico, inserendo i vari interventi in una visione complessiva che abbracci il lungo periodo”.

LE LINEE DI FINANZIAMENTO

Le linee di finanziamento che l’amministrazione sta prendendo in considerazione sono tre, spiegano gli assessori: “risorse interne legate alla manutenzione; la prossima programmazione regionale; i bandi del PNRR che verranno valutati in base alle necessità dei Comprensivi e ai parametri del bando, in modo da avere più possibilità di aggiudicazione”.

In questo momento è in fase di svolgimento la procedura di gara per 420mila euro per l’adeguamento antincendio delle scuole De Amicis.

Sono finanziati e in fase di progettazione – interventi per 2.230.000 euro, 600mila dei quali sono relativi alle scuole Guidobono-Montalcini (oggi in giunta) per l’intervento di manutenzione straordinaria della facciata, la sostituzione dei serramenti e rinforzo strutturale (lotto 1) e 1.700.000 per il progetto di efficientamento energetico delle De Amicis in fase di rimodulazione.

E’ pronto e in attesa di finanziamento un progetto da 320mila euro per la sostituzione di tutti gli infissi delle scuole XXV Aprile.

Nel mese di gennaio sono stati richiesti altri 650mila euro attraverso il Piano triennale regionale 2018-2020 – per il lotto 2 relativo alle Scuole Guidobono-Montalcini per proseguire i lavori sulla facciata, la sostituzione dei serramenti e il rinforzo strutturale.

Nelle prossime settimane, infine, si prospetta un’ulteriore opportunità: potranno essere richieste nuove risorse direttamente al Ministero per la progettazione dell’efficientamento energetico.

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