Congresso

Quiliano, eletto per la terza volta segretario PD Paolo Veirana: “Ripartire per capire i problemi e risolverli”

"Dobbiamo tornare a essere attrattivi con idee e soluzioni aprendo le porte del partito alle ragazze e ai ragazzi appassionati di politica e di impegno civile"

Partito Democratico Targa

Quiliano. “Ringrazio il circolo per la fiducia accordatami per la terza volta. Questo mi onora perché penso che l’incarico di segretario del Partito Democratico di Quiliano rappresenti una grande responsabilità. Questi ultimi due anni sono stati particolarmente difficili, la pandemia ci ha letteralmente portato via la possibilità di fare politica in presenza, rendendo difficile il lavoro di sintesi politica e in qualche caso, la stessa sopravvivenza economica dei circoli stessi. Ora la speranza, grazie ai vaccini, è quella di intravvedere una luce in fondo al tunnel e tornare, come eravamo abituati, a fare politica tra la gente”.

A dirlo Paolo Veirana, eletto per la terza volta segretario ieri nel pomeriggio a Quiliano durante il congresso di circolo del Partito Democratico tenutosi presso la sede di via Porcile.

“Dopo un periodo di rinvii e il commissariamento, per quanto riguarda la federazione provinciale, questa tornata di congressi ci permette finalmente di tornare pienamente iperattivi a tutti i livelli e pronti a ripartire – prosegue -. Anche perché nel prossimo futuro saremo chiamati ad affrontare sfide impegnative, sia sul piano nazionale con le elezioni politiche, presumibilmente nel 2023, data corroborata dalla rielezione di Mattarella, che a parere mio, è dettata dalla volontà parlamentare di portare alla chiusura corretta la legislatura in atto, sia a livello locale, dove come circolo dovremmo lavorare e attrezzarci per arrivare pronti alle elezioni comunali del 2024”.

“Per quanto riguarda il congresso che ci accingiamo a svolgere, ritengo un messaggio molto positivo lo sforzo fatto, sia a livello provinciale che regionale di arrivare a due candidature unitarie, spero figlie di una sincera volontà di rilancio del partito e di una comprensione che le divisioni interne personalistiche non portano da nessuna parte. Perché si vuole vincere bisogna essere attrattivi, convincenti e lavorare per un campo largo. Come è successo a Savona, dove l’esperienza e l’accordo con la lista civica del Patto per Savona, inizialmente non vista bene da una parte del nostro partito, ci ha portato con Marco Russo, in un percorso che ha tenuto assieme civismo e partiti, a rivincere dopo 5 anni di amministrazione di destra nel nostro capoluogo. Quindi è tempo di svegliarci da questo torpore e mettere in pratica le parole del nostro segretario Enrico Letta, cioè di essere ‘Progressisti nei valori, riformisti nel metodo e radicali nei comportamenti” aggiunge Veirana.

“É da questa radicalità nei comportamenti che dobbiamo partire, tornando a essere punti di riferimento nella nostra comunità, pronti a raccogliere i problemi fra la gente, pungolando le istituzioni e il partito stesso, per migliorare la vita di chi intendiamo rappresentare. Perché noi siamo e dobbiamo restare un grande partito inclusivo e aperto riformista di sinistra, antifascista, alternativo alla destra e ai populismi. Unico partito che sceglie democraticamente i propri rappresentanti, l’unico partito veramente costituzionale e architrave della politica italiana. Partito profondamente europeista, convinti che quella sia l’unica strada verso il futuro. E qui non posso esimermi dal non ricordare la grave scomparsa per il nostro partito di un grande europeista come David Sassuoli, simbolo di equilibrio, umanità, generosità e fermezza”.

“Dobbiamo ripartire per riaccendere il futuro. Tornare a esprimere un’idea di società futura, credibile e innovativa, dove declinare il nostro modello, partendo dalla giustizia sociale, lo sviluppo, il lavoro, la redistribuzione del reddito, l’equità sociale e un welfare con una sanità più giusta e più vicina ai cittadini. Essere il partito che attraverso i suoi circoli sia in grado di raggiungere le esperienze presenti nella società affinché diventino il valore aggiunto di questo vasto campo, che coinvolga veramente e renda partecipi di un cammino comune” prosegue.

“Essere il partito che fa sintesi e che con umiltà si mette a disposizione, cercando e scegliendo le persone più adatte ad interpretare i bisogni e le richieste della nostra comunità, mettendo al centro i nostri programmi e restando nel solco della nostra tradizione politica. Con foglie nuove nel futuro e radici ben piantate nella nostra storia. Smettendo di apparire solo come elemento stabilizzatore, responsabile, ma identificato molto spesso come élite e assumendo pienamente il ruolo di motore del cambiamento, della progettualità di cui la nostra gente ha tutt’ora bisogno”.

“Bisogna tornare a lavorare per capire i problemi nella loro complessità e insieme tentare di risolverli – tiene a dire Veirana -. Per fare un esempio attualissimo, capire come nella nostra regione, nei nostri territori, verranno spesi i fondi del Pnrr, in arrivo dall’Europa, quali i progetti, su viabilità, lavoro e salute. Il nostro partito dovrà lavorare perchè sia un Pnrr giusto, che crei lavoro di qualità, che riduca le disuguaglianze, che costruisca un nuovo modello di benessere sostenibile per tutti, giovani e anziani, che intervenga sulle politiche ambientali e sociali, che produca nuovi investimenti anche privati. Migliorando finalmente le nostre infrastrutture logistiche, in modo da superare il ritardo accumulato negli anni. Capire particolarmente quali saranno gli investimenti su salute e welfare in Liguria”.

“Dobbiamo puntare su un nuovo modello di sanità: pubblica, di prossimità, omogenea su tutto il territorio, integrata, digitale, attenta ai bisogni della salute e deli benessere di una popolazione sempre più anziana e con patologie croniche, segnata profondamente da due anni di pandemia. Poi mi farebbe piacere, visto che tutto questo riguarda anche noi, se i nostri amministratori siano stati capaci in questi anni di presentare progetti per attrarre questi fondi nel nostro territorio. Perché Quiliano, anche se diventata nominalmente ‘Città’ mi sembra in declino su molti aspetti”.

“Per elencarne alcuni, la chiusura della filiale Carige di Valleggia, della casa di riposo San Giuseppe, la SMS Aurora, lo spostamento del polo logistico NordiConad, tutti eventi che a mio parere segnano e delineano il declino di una comunità, senza intravvedere soluzioni specialmente su salute e welfare efficaci per il futuro. Concludendo non esiste un’idea di futuro che non sia supportata dalla partecipazione, e in special modo quella dei giovani. Dobbiamo, dunque, tornare ad essere attrattivi nei loro confronti, con idee e soluzioni, aprendo le porte del partito alle ragazze ed ai ragazzi appassionati di politica e di impegno civile. Se vogliamo governare uno stato, una regione, o un comune, la nostra gente ci vuole capaci di fare tutto questo. Nelle due mozioni e linee di indirizzo dei due candidati, Valentina Ghio candidata alla segreteria regionale e Emanuele Parrinello a quella provinciale, io ho trovato tutto questo e molto di più” conclude Paolo Veirana.

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