Pressing

Piano portuale, il sindaco Giuliano: “Vado Ligure attende ancora il porticciolo, la cantieristica e i lavori per la Darsena”

Se per le opere complementari della piattaforma si registra una prima accelerata, non così per gli altri interventi che erano stati previsti sul litorale

waterfront vado ligure

Vado Ligure. Dopo l’approvazione in sede ministeriale del Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (DPSS) del Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, per Savona e Vado Ligure si apre la fase della stesura dei nuovi piani regolatori portuali.

Questo sarà al centro dell’incontro programmato per martedì prossimo al Palacrociere di Savona, nel quale saranno analizzati i cantieri, le opere e i progetti in itinere di tutto il comprensorio portuale.

Per Vado Ligure, dopo la realizzazione della nuova infrastruttura portuale rappresentata dalla piattaforma container, una occasione per affrontare una serie di interventi programmati da tempo in stand by, con riferimento al casello di Bossarino, la superstrada e i collegamenti ferroviari per il traffico merci.

Ma non solo le opere complementari: negli accordi che erano stati sottoscritti per la località vadese era previsto anche lo sviluppo della cantieristica per il settore nautico su un’area di circa 10 mila metri quadrati, i lavori di sistemazione della Darsena ed infine il progetto del nuovo porticciolo turistico a levante della piattaforma, considerato come beneficio per la comunità locale nell’ambito di un approdo sicuro per le imbarcazioni.

Nelle prime intenzioni progettuali, stando agli atti e alla documentazione in itinere, si era parlato di un piccolo porticciolo da circa 200 posti barca.

Complessivamente, per il litorale di Vado Ligure il lotto di interventi preventivato ammonta a 30mln di euro, secondo il piano originario che era stato messo a punto con il masterplan per il nuovo waterfront di Vado Ligure.

“Se rispetto alle opere complementari della piattaforma, c’è stata una accelerata sul fronte viario e della stessa messa in sicurezza del torrente Segno, per il nostro waterfront la situazione è rimasta in stallo – se non per alcuni lavori secondari – e auspichiamo che dalla Port Authority possano arrivare risposte chiare e una programmazione definita” afferma il sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano.

Nel faccia a faccia di martedì prossimo altra patata bollente è quella rappresentata dai depositi di Gnl: l’Autorità di Sistema Portuale ha infatti la necessità di collocare un impianto per stoccare il gas naturale liquefatto, che diventerà il carburante più diffuso delle nuove navi.

E all’annuncio di una nuova istanza presentata per collocare l’impianto proprio nell’area portuale vadese, il primo cittadino di Vado Ligure aveva ribadito ancora una volta il suo No categorico: “Non siamo stati coinvolti e comunque non vogliamo i depositi nel piano regolatore del porto, che sono tra l’altro incompatibili con gli indirizzi e gli impegni assunti in questo mandato alla nostra amministrazione comunale”.

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