Attacco

Consiglio regionale, Toti assente: la Lega lascia l’aula in polemica

Mai (Lega): "Seduta abbandonata per andare in televisione, manca di rispetto ai liguri"

consiglio regionale covid

Liguria. Il governatore ligure Giovanni Toti non ritorna in Consiglio regionale e la Lega in segno di protesta “contro una grave mancanza di rispetto nei confronti del consiglio regionale e dei liguri che attendono risposte sulla sanità” abbandona la seduta.

Continua sulla scia delle frizioni nate in seguito all’elezione come Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella la bagarre tra la Lega e Giovanni Toti: “Speravamo che le nostre proteste sulle assenze in Consiglio regionale del presidente della Regione avessero sortito l’effetto sperato e credevamo che Toti, una volta palesato in aula, invece non è rientrato in aula alle 14 per intervenire in un programma televisivo su argomenti di politica nazionale“. A dirlo è il leghista Stefano Mai, capogruppo della Lega in Consiglio regionale.

“Speravamo ci restasse fino alla fine dei lavori, per rispetto dei liguri che lo hanno eletto e di coloro che attendono risposte sui dossier aperti – conclude Mai -. Invece, nonostante vi fossero molte interrogazioni sulla sanità alle quali doveva rispondere direttamente, non è rientrato in aula alle 14″.

L’affondo dell’esponente leghista è stato, però, smentito dalla Presidenza di Regione Liguria: “Toti ha infatti partecipato a una trasmissione della durata di 15 minuti alle 14. Il Consiglio è ripartito dopo la pausa alle 14.40, pertanto si tratta di un’affermazione falsa. La Presidenza di Regione sottolinea inoltre la presenza in aula dell’assessore con delega ai Rapporti con il Consiglio regionale Marco Scajola, pronto a rispondere puntualmente a tutte le interrogazioni presentate dai consiglieri come prevede il regolamento. Prende atto invece dell’uscita dall’aula, dai banchi della Giunta, del vicepresidente Alessandro Piana che è venuto così meno al suo ruolo istituzionale“.

Prendono le parti del governatore ligure anche il consigliere di Cambiamo Lilli Lauro e il collega di Forza Italia Claudio Muzio, che hanno ricordato che il presidente Toti ha partecipato alla seduta del mattino e che, secondo quanto prevede il regolamento, ha delegato l’assessore Scajola a rispondere alle interrogazioni di sua competenza nella seduta pomeridiana.

Il consigliere del Partito Democratico Luca Garibaldi ha chiesto la sospensione della seduta per convocare l’Ufficio di presidenza con i capigruppo ma dopo essere stata messa ai voti è stata respinta. Il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha proposto di affrontare la questione nella successiva conferenza dei capigruppo, che era già programmata da tempo come ricordato dal consigliere arancione Angelo Vaccarezza.

I COMMENTI DELLA MINORANZA. Pastorino (Linea Condivisa): “Anche i fidi scudieri leghisti girano le spalle a Toti”

I consiglieri di minoranza hanno ricordato che questa situazione si è già ripetuta più volte in passato e hanno stigmatizzato questo comportamento, sia sul piano politico sia sotto il profilo del rispetto istituzionale.

Immediato il commento dell’opposizione: “La crisi è ormai iniziata in Regione Liguria. Ormai è uno scontro aperto tra la Lega, che oggi ha abbandonato i lavori del Consiglio regionale e Cambiamo, la formazione politica del presidente Toti, anche oggi pomeriggio assente in aula. Oggi la Lega, con un atto che sembra tardivo, dopo mesi di assenze del presidente e di molti assessori tra cui spesso quelli del proprio gruppo, decide di aprire formalmente la crisi e di uscire dall’aula, compreso il vice presidente di Giunta che dovrebbe, in mancanza di Toti, assicurare l’unità politica – dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino –. La resa dei conti sembra già partita, ma se vogliamo dirla tutta, in maniera grottesca e non vorremmo proprio che questa presunta crisi, distante dai veri problemi del nostro territorio e dei nostri cittadini, si risolvesse come al solito in un banale teatrino, in un valzer di poltrone“.

“E’ dall’inizio della legislatura che, come opposizioni, lamentiamo le assenze ripetute e costanti del presidente Toti, che ha voluto accentrare sulla sua persona sia l’assessorato alla sanità che quello al bilancio, un atteggiamento da padre padrone che adesso dovrà vedersela con le bizze del figliol prodigo”, conclude Pastorino.

“La lega è uscita dall’aula alle 14.57, ero in ufficio e sono arrivato alle 15.14 – commenta il consigliere del Partito Democratico Pippo Rossetti arrivato fuori tempo massimo per votare la richiesta di sospensione della seduta -. Ho chiesto scusa alla minoranza, avremmo reso plastico il dato politico: l’assenza dell’assessore part time Toti è diventata insopportabile anche per i consiglieri della Lega. Lascio al centrodestra i conflitti di potere e di poltrona, da mesi e mesi riteniamo che la doppia delega la paghino i liguri perché ci vuole un assessore alla sanità competente e a tempo pieno“.

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