Valbormida. Si era sottratto a una pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione per detenzione di armi e materiale esplodente, dandosi alla fuga. E per due anni è riuscito a nascondersi, ospitato dalla sua prima fidanzatina con la quale aveva apposta riallacciato i rapporti. Forse aveva anche pianificato di fuggire all’estero, grazie ad alcuni documenti falsi. Per sua sfortuna, però, il plico postale con il quale gli erano stati inviati si è aperto accidentalmente in un punto di smistamento postale: di fronte a documenti con lo stesso nome ma foto diverse, sono iniziati gli accertamenti che hanno portato alla sua cattura. E la donna che lo ospitava a casa sua ora è accusata di favoreggiamento.
A finire in manette un 37enne originario di un piccolo Comune in provincia di Nuoro. L’uomo è stato catturato sabato 19 febbraio, al mattino, dai poliziotti della Squadra Mobile di Savona. Era ricercato come detto da 2 anni, dopo che era evaso dagli arresti domiciliari perché condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione.
“All’inizio della scorsa settimana sono stati trovati alcuni documenti falsi, all’interno di un plico postale che si è aperto per cause accidentali – spiega il Commissario capo Vito Innamorato, neo dirigente della Squadra Mobile savonese – Conteneva documenti contraffatti (due carte d’identità e una tessera sanitaria) che riportavano tutti lo stesso nominativo ma fotografie diverse”.
Da accertamenti è emerso che il destinatario era un ricercato: “Si è avuto il sospetto che si potesse trovare in provincia di Savona, e così è iniziata una serie di accertamenti approfondendo i legami e le parentele dell’uomo. Sono anche stati monitorati i luoghi nei quali si sarebbe potuto trovare. Sabato mattina è stato trovato e assicurato alla giustizia. E’ stato colto di sorpresa e non ha opposto resistenza, fornendo le sue reali generalità”.
Era con un’italiana di 27 anni, anche lei nata in provincia di Nuoro: i due erano legati dal fatto che lui era stato il suo primo fidanzato, e a lei si era rivolto durante la latitanza. La casa della donna è stata perquisita, in Valbormida, e all’interno sono stati sequestrati diversi beni di proprietà dell’uomo: 1600 euro e beni di lusso (abbigliamento firmato, carte di credito intestate a terzi e due computer). L’uomo catturato è già noto alle cronache locali di Nuoro: nel 2018 era stato arrestato per detenzione di armi clandestine e materiale esplodente (1,5 kg di polvere di dinamite e fascette da elettricista, una sorta di “kit del rapinatore”) più 3 kg di marijuana e alcune targhe provento di furto di veicoli.
Non si esclude che i documenti falsi servissero ad agevolare la sua latitanza espatriando. Accertamenti sono ancora in corso.