Emergenza

L’allarme del Conapo: “I vigili del fuoco sul territorio sono pochi, soccorso a rischio a ponente”

Il 25 gennaio il sindacato ha chiesto assistenza agli amministratori locali per potenziare i distaccamenti di Albenga e Finale Ligure

Il distaccamento vigili del fuoco di Finale intitolato a Ermano Fossati

Savona. “I vigili del fuoco sul territorio sono pochi, a ponente il soccorso è a rischio”. Lo afferma in una nota la sezione savonese del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco.

“Il territorio di competenza del distaccamento vigili del fuoco di Albenga è composto da 23 Comuni e circa 66.000 abitanti con solo 7 unità operative in servizio per turno, purtroppo lo stesso numero di personale non aumenta neppure durante i periodi di maggior afflusso turistico che nelle cittadine rivierasche tra Andora e Borghetto Santo Spirito arriva ad aumentare di almeno 5 volte e, di conseguenza, aumenta la possibilità di interventi di soccorso simili ai grossi centri urbani; dall’altra parte l’entroterra, ricco di piccoli borghi e decine di frazioni, partendo dal confine con la provincia di Imperia, e quello con il Piemonte passando da Nasino ed Erli, fino ad arrivare a Balestrino e Toirano – spiegano ancora dal sindacato – La varietà del nostro paesaggio ha portato con il passare del tempo ad ampliare la casistica e la tipologia degli interventi. Nelle zone rurali, se prima le attività all’aria aperta erano principalmente quelle venatorie, la ricerca di funghi e qualche escursione, oltre ovviamente alle importanti lavorazioni agricole, ora la grande diffusione delle attività legate all’ “outdoor” ha portato sui sentieri che attraversano i nostri rilievi migliaia di appassionati di mountain bike e di trekking ed ha fatto registrare la presenza sempre crescente di arrampicatori sportivi sulle pareti della Val Neva, Val Pennavaire e nella zona di Toirano”.

“Proprio la bellezza e la particolarità del nostro ambiente ‘hanno messo a nudo’, purtroppo, anche la sua ‘fragilità’. L’imponente presenza di aree boschive è continuamente un potenziale rischio per gli incendi boschivi. I versanti montuosi e la presenza di corsi d’acqua come il Centa (tra i maggiori della Regione), il Merula e il Varatella, vista pure l’importanza dei propri bacini idrografici, configurano un possibile rischio idrogeologico. Da non sottovalutare poi il rischio sismico per i Comuni di Alassio, Andora, Laigueglia e Stellanello, classificati in zona 2 (media pericolosità sismica) e per i restanti Comuni in zona 3. Anche la rete infrastrutturale ha le sue peculiarità: la rete ferroviaria, ricca di gallerie e su cui transitano indistintamente treni per trasporto persone e convogli merci è ancora a binario unico, anche se parrebbe essere in dirittura d’arrivo un accordo per il raddoppio ferroviario che ormai è atteso da decenni e risulterebbe al vaglio di FS una stazione ferroviaria sotterranea ad Alassio, fortemente voluta dalle varie Amministrazioni locali succedute negli anni, che in caso di incendio o incidente vedrebbe il distaccamento Ingauno gravato di un ulteriore elevato compito come già avviene a Sanremo per il distaccamento vigili del fuoco relativo alla stazione ferroviaria della stessa città (questo tipo di eventi ‘in galleria’, sono considerati tra gli scenari di intervento ad altissimo rischio, con l’aggravante di essere sotterranei). Inoltre lungo la rete autostradale che ‘ospita’ spesso cantieri stradali, si registrano quasi quotidianamente gravi incidenti e addirittura è attivo un servizio antincendio privato proprio in ragione della singolarità della rete”.

Secondo Conapo “ai potenziali rischi sopra analizzati, ‘tipici’ del distaccamento vigili del fuoco di Albenga, si vanno a sommare le richieste di intervento comuni in tutta la Nazione: dalla semplice ‘apertura porta’ del cittadino rimasto fuori casa, ai ‘soccorsi a persona’, fino ai più tragici incidenti stradali o sul lavoro, oltre alle pericolose fughe di gas e ovviamente gli incendi di qualsiasi altra natura diversa da quella boschiva. La collaborazione che si è creata negli anni con gli enti e le organizzazioni di volontariato ha sicuramente dato un supporto importante all’attività dei vigili del fuoco di Albenga che registrano un numero di interventi tra i più alti della Regione. Nel 2020 nonostante i periodi di ‘lockdown’ dovuti alla situazione pandemica, che certamente hanno ridotto la mole di lavoro il distaccamento Ingauno ha effettuato 1647 interventi. Una situazione interventistica molto simile è quella del distaccamento vigili del fuoco di Sanremo (1652 nel 2020) che recentemente, è stato classificato dal Ministero dell’Interno in categoria superiore dove sono previste 10 unità operative in servizio, mentre il distaccamento vigili del fuoco di Albenga è ancora in categoria inferiore con 7 unità in servizio di cui una squadra di 5 ed una di 2 ‘denominata rincalzo’ con mezzi speciali: autoscala, autobotte ed autogrù (quest’ultima che Sanremo non ha). Proprio il rincalzo viene inviato all’occorrenza in supporto anche al vicino distaccamento vigili del fuoco di Finale Ligure e di recente spesso in copertura del comando di Imperia su tutto il territorio provinciale di competenza fino al confine di Stato”.

“Inoltre, non di rado, la squadra del distaccamento vigili del fuoco di Albenga è chiamata ad intervenire fuori zona, sconfinando in provincia di Imperia (per esempio nella Valle Arroscia) o fuori regione in provincia di Cuneo nei comuni di Alto e Caprauna ed al Colle del San Bartolomeo in rinforzo o in sostituzione degli altri comandi provinciali dei vigili del fuoco (Imperia e Cuneo) essendo Albenga la sede di vigili del fuoco professionisti più vicina. In aggiunta proprio per garantire la copertura del nostro territorio quando la squadra è impegnata, accade di frequente che sia la squadra di Finale Ligure, se non addirittura quelle delle centrali vigili del fuoco di Savona o Imperia (sedi di servizio del capoluogo di provincia) ad essere inviate in aiuto o in sostituzione alla squadra del distaccamento vigili del fuoco di Albenga”.

“Infine il distaccamento vigili del fuoco di Albenga possiede una sede di servizio che versa in situazioni assai critiche e resta una sede ormai poco adeguata per l’attività dei vigili del fuoco, nonostante alcune ristrutturazioni e migliorie effettuate nel tempo. I suoi locali a breve saranno anche oggetto di verifiche antisismiche e qualora l’intera struttura dovesse risultare non adeguata, non si escluderebbe l’ipotesi di dover cercare una struttura temporanea per il periodo necessario ai lavori di adeguamento; a tal proposito risulterebbero esservi già da tempo contatti tra il comando provinciale dei vigili del fuoco di Savona ed il Comune di Albenga per l’individuazione di aree idonee per sopperire a questa specifica esigenza logistica appena citata. Ma sarebbe davvero auspicabile una tempestiva individuazione di un sito idoneo anche per la costruzione di un nuovo distaccamento vigili del fuoco , e data la centralità sul territorio di competenza da coprire, si ritiene che la città Ingauna continui ad essere la scelta più idonea”.

Per Conapo c’è una “situazione critica pure per il distaccamento vigili del fuoco di Finale Ligure che con 1 sola squadra di 5 operatori copre un territorio composto da 15 Comuni e circa 48.000 abitanti: sulla costa da Loano a Noli e nell’entroterra da Bardineto e Calizzano per tutto il restante confine della Val Bormida fino ad arrivare a Vezzi Portio. Nell’ultimo decennio, ha registrato un aumento esponenziale degli interventi (con ben 999 interventi nel 2020). Nel post lockdown dove sono ripresi a pieno ritmo i soccorsi a persona in ambiente impervio (bikers, rocciatori ed escursionisti), dato il numero di turisti legati alle attività “outdoor” in continuo aumento gli interventi di soccorso sono incrementati”.

“La problematica di questo tipo di intervento (attualmente si è arrivati a toccare circa il numero di 100 annui), la squadra di Finale Ligure non è disponibile sul proprio territorio di competenza per periodi di tempo piuttosto lunghi, in quanto impegnata con uomini e mezzi nei boschi dell’entroterra. Le squadre più vicine (se non impegnate in altri interventi) sono nell’ordine quella di Albenga e quella della Centrale vigili del fuoco di Savona, con tempi di percorrenza tra i 25 ed i 40 minuti circa a seconda del traffico”.

Marco Croce, referente provinciale di Conapo, dichiara: “Sono già state avanzate alla dirigenza del comando provionciale dei vigili del fuoco di Savona richieste per l’aumento di categoria dei distaccamenti di Albenga e Finale Ligure, anche perché secondo una disposizione di servizio interna, in caso di grave carenza di personale presso il medesimo comando, il distaccamento vigili del fuoco di Finale Ligure sarebbe la prima sede di servizio a dover chiudere, diminuendo la sicurezza della popolazione nel ponente della provincia di Savona. Detto ciò, in data 25 gennaio abbiamo inviato richiesta di assistenza ai sindaci dei comuni di: Alassio, Albenga, Andora, Arnasco, Balestrino, Borghetto Santo Spirito, Casanova Lerrone, Castelbianco, Castelvecchio di Rocca Barbena, Ceriale, Cisano sul Neva, Erli, Garlenda, Laigueglia, Onzo, Ortovero, Nasino, Stellanello, Testico, Toirano, Vendone, Villanova d’Albenga, Zuccarello, Bardineto, Boissano, Borgio Verezzi, Calice Ligure, Calizzano, Finale Ligure, Giustenice, Loano, Magliolo, Noli, Orco Feglino, Pietra Ligure, Rialto, Tovo San Giacomo, Vezzi Portio, e quelli dei comuni limitrofi della Valle Arroscia, e del cuneese, agli onorevoli Paolo Ripamonti e Franco Vazio, ed ai consiglieri regionali Brunello Brunetto, Stefano Mai e Angelo Vaccarezza, in modo che con la sensibilità e conoscenza del territorio, possano stimolare il Ministero dell’Interno ed il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile ad aumentare l’organico dei Distaccamenti vigili del fuoco di Albenga e Finale Ligure.”

“Ad oggi abbiamo già avuto contattati con alcuni degli amministratori locali ed esponenti politici da noi informati, e siamo a disposizione per discuterne con i restanti con l’obbiettivo di uno sforzo comune per aiutare i vigili del fuoco del comando provinciale dei vigili del fuoco di Savona e, di conseguenza, la popolazione presente nella provincia medesima.”

E una prima risposta alla richiesta di aiuto arriva da Fratelli d’Italia. Il capogruppo in Regione Stefano Balleari spiega: “La responsabilità di questa situazione non dipende dalla Regione alla quale chiedo lo stesso di farsi portavoce a Roma presso il ministro Lamorgese e al dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile per aumentare l’organico se non ai precedenti 16 elementi almeno a 12 in modo che si garantisca un servizio importante per tutto il comprensorio. Martedì presenterò un ordine del giorno che spero venga firmato all’unanimità”.

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