Polemica

La denuncia del M5s: “Toti ha pagato 420 euro per una cena take-away a spese dei liguri”

Nessuna smentita dallo staff del governatore, Tosi e Pastorino: "Informazioni passate dai leghisti? È bastata una richiesta di accesso agli atti"

toti mangia focaccia

Liguria. Una cena take-away da 420 euro recapitata nell’ufficio di Giovanni Toti e pagata con la carta di credito della Regione: a rivelarlo è stato negli scorsi giorni il Movimento 5 Stelle in piena polemica sulla gestione della sanità da parte del governatore-assessore, vittima in queste settimane anche del “fuoco amico” della Lega.

I pentastellati avevano accusato il presidente di essere quasi sempre assente in commissione Sanità, chiedendone le dimissioni. “Evidentemente il consigliere regionale Tosi non ha seguito con la dovuta attenzione l’attività costante, capillare, continua della giunta regionale e dell’assessorato alla salute per fronteggiare l’emergenza Covid nel biennio 2020-2021 – aveva replicato Toti -. Dal 23 febbraio, data del primo punto Covid e della prima ordinanza in materia di coronavirus per la chiusura delle scuole e la sospensione delle manifestazioni pubbliche, l’attività della giunta regionale non si è mai fermata un solo giorno, monitorando costantemente la situazione nazionale e locale.  Le luci del mio ufficio restano accese fino a tardi, e basterebbe lavorare fino a tardi per vederlo”.

“Io non ho mai messo in discussione il lavoro degli uffici regionali, né ho mai criticato l’operato del comparto sanitario ligure – aveva controbattuto il capogruppo del M5s Fabio Tosi -. Su una cosa, tuttavia, egli ha ragione: la luce del suo ufficio è sempre accesa. Ma cosa ci faccia, tra le segrete mura, non è dato sapere. O forse sì: rientra forse nell’attività costante, capillare, continua della giunta regionale e dell’assessorato alla salute per fronteggiare l’emergenza Covid nel biennio 2020-2021” anche il pranzo o la cena (immaginiamo conviviale, vista la cifra esborsata) take away del 5 gennaio 2021 che Toti avrebbe consumato nel suo ufficio per la modica cifra di 420 euro? Pagata, peraltro, con la carta di credito concessa al presidente di Regione e dunque pagata con i soldi dei cittadini?”.

Informazione che né oggi né negli scorsi giorni è stata smentita dallo staff del presidente Toti.

E riguardo alle indiscrezioni sul fatto che nelle fila degli arancioni ci sia chi ritiene che la “soffiata” sia arrivata dai leghisti proprio con l’obiettivo di screditare il governatore, oggi la smentita dello stesso Tosi e del collega di Linea Condivisa, Gianni Pastorino: “Fa sorridere la notizia secondo cui la compagine di Cambiamo sospetti siano stati i leghisti regionali a passarci le informazioni sulle cene di Toti in Regione e pagate con carta di credito presidenziale. Io e il collega Gianni Pastorino siamo in grado di portare avanti il nostro lavoro in autonomia e per farlo certamente non abbiamo bisogno di talpe all’interno della maggioranza”.

“Vogliamo dunque rasserenare tutti: è bastata una richiesta di accesso agli atti e di questo il gruppo totiano dovrebbe avere contezza, visto il ritardo con cui hanno evaso la nostra legittima domanda di chiarimenti. Ne approfittiamo per sottolineare quanto sia stato inopportuno spendere 420 euro in un noto ristorante genovese per un pranzo o una cena take away a spese dei cittadini”.

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