La telefonata

Il sindaco Tomatis: “Santa Corona eccellenza, ma gli investimenti vanno fatti sull’ospedale di Albenga”

Il primo cittadino ingauno ospite del 20esimo episodio de “La Telefonata”, il podcast di IVG condotto dal giornalista Nicola Seppone

Riccardo Tomatis

Albenga. Sono passati quasi tre anni da quel 26 maggio 2019, data simbolica che segna l’inizio del primo mandato del sindaco Riccardo Tomatis. A partire da quel momento, il medico ingauno ha avuto giusto qualche mese di tempo per iniziare a familiarizzare con il nuovo ruolo. Di lì a poco, infatti, si sarebbe ritrovato catapultato anche lui nell’incubo Covid. Quello del primo cittadino di Albenga è un mandato al giro di boa vissuto in buona parte in apnea – immerso nell’emergenza sanitaria – e in parte impegnato a dare le risposte che i cittadini cercano ogni giorno all’ombra delle iconiche torri.

Albenga è la seconda città più grande del savonese e per chi la amministra – mai come in questo periodo storico – si stanno presentando all’orizzonte diverse sfide epocali. Ne abbiamo parlato in una lunga chiacchierata con il sindaco Riccardo Tomatis, ospite del 20esimo episodio de “La Telefonata”, il podcast di IVG condotto dal giornalista Nicola Seppone.

“L’OSPEDALE DI ALBENGA NON CHIEDE UN DEA DI SECONDO LIVELLO, MA UN PRONTO SOCCORSO”

La sanità è sicuramente una delle sfide più importanti per la città e il sindaco Tomatis, vuoi per il suo ruolo istituzionale, vuoi per la sua professione, lo sa bene. Sul tavolo del primo cittadino è costantemente presente un tema, ovvero il presente e il futuro dell’ospedale Santa Maria di Misericordia. In agenda c’è un appuntamento importante. È quello con il governatore e assessore alla Sanità ligure Giovanni Toti, il 18 febbraio prossimo.

ASCOLTA “LA TELEFONATA” CON IL SINDACO DI ALBENGA

Tomatis non ha dubbi su che cosa chiedere al presidente ligure: “Io credo che sull’ospedale di Albenga debbano essere fatti degli investimenti – esordisce subito il primo cittadino -, anche perché è l’ospedale più nuovo, più avanzato del ponente ligure e strategicamente posizionato nella sede ideale”.

“SANTA CORONA? È UN’ECCELLENZA, MA GLI INVESTIMENTI VANNO FATTI AD ALBENGA”

Quando si parla di sanità nel savonese, il nocciolo della questione alla fine sta tutto nei fondi destinati ad una piuttosto che ad un’altra struttura ospedaliera. Da Albenga passando per Pietra Ligure arrivando a Savona e Cairo Montenotte, tutti – sindaci e consiglieri – invocano risorse per gli ospedali del territorio.

Tomatis mette subito le cose in chiaro: “Il Dea di secondo livello del Santa Corona è una eccellenza e come tale va salvaguardata, ma non ce la fa a far fronte a tutte le richieste e prestazioni che arrivano anche dal comprensorio albenganese. L’ospedale Santa Corona deve essere tutelato per quanto riguarda le professionalità. Per quel che concerne la componente strutturale, invece, su questo si deve fare una valutazione obiettiva sulla necessità e opportunità di investire milioni e milioni di euro oppure pensare di costruire un nuovo ospedale moderno con un costo molto più basso rispetto ai soldi necessari per adeguare il nosocomio pietrese”.

Generico febbraio 2022

Tradotto, il messaggio del sindaco Tomatis al governatore Toti potrebbe suonare così: perché spendere 145 milioni per riqualificare il Santa Corona quando puoi spenderne meno e meglio per ampliare il Santa Maria di Misericordia?. Tra l’altro, da questo punto di vista le parole di Tomatis non si discostano di un millimetro dalle richieste della sua spina nel fianco in consiglio comunale, il forzista Eraldo Ciangherotti.

Apriamo e chiudiamo subito una parentesi. Com’è ormai noto, tra Ciangherotti e Tomatis i rapporti sono tutto fuorché idilliaci. Il sindaco ha adottato da tempo la tattica dell’indifferenza rispetto agli attacchi che il dentista ingauno gli riserva quasi quotidianamente sui giornali. Tuttavia nel corso del podcast ha fatto un’eccezione: “L’atteggiamento di questo signore (Ciangherotti, ndr) nei miei confronti è evidente. Ormai, a livello di stalkeraggio, segue tutto quello che faccio. Gli auguro di farsi una vita perché credo che così viva molto male”, ha sentenziato Tomatis.

“ECCO COSA CHIEDERÒ A TOTI PER L’OSPEDALE DI ALBENGA”

È in programma il 18 febbraio prossimo l’incontro in videoconferenza tra l’assessore alla Sanità ligure e i sindaci del comprensorio ingauno “capitanati” da Tomatis.

A Toti chiederò di fare un gesto di coraggio e di investire sull’ospedale di Albenga – prosegue -. Il problema è che stiamo parlando di un ospedale piccolo, anche se all’avanguardia. Duecento posti letto non sono sufficienti per sostenere economicamente un ospedale. Le spese fisse, il personale, i consumi sono troppi. Serve un ospedale con un pronto soccorso in grado di rispondere alle esigenze del territorio e non possiamo ritrovarci tutte le volte a chiedere che la struttura non venga chiusa”.

Albenga deve avere per sempre il pronto soccorso e l’unico modo per ottenerlo è incrementare il numero di posti letto. La proposta è quella di raddoppiarlo, ma anche se la scelta non fosse questa occorre comunque costruire un nuovo padiglione. Sarebbe la scelta economicamente più vantaggiosa e nell’ottica di una sanità futura. Oggi abbiamo l’opportunità dei fondi del Pnrr che dobbiamo cercare di sfruttare al meglio. Tutti vorrebbero tutto sotto casa, ma dobbiamo arrivare ad un compromesso. Non possiamo farci sfuggire questa occasione”.

“DISTILO? IMPORTANTE PER LA MIA ELEZIONE, MA IN POLITICA LE STRADE SI POSSONO DIVIDERE”

Non potevamo non parlare con li sindaco Tomatis del terremoto che si è verificato a seguito dell’uscita dalla sua maggioranza di Diego Distilo. La vicenda è stata un ulteriore spunto per le critiche della minoranza, che non ha perso tempo e ha subito chiesto le dimissioni del sindaco.

Alla fine però Tomatis tira dritto e a chi lo accusa di scarsa riconoscenza nei confronti del presidente del consiglio ingauno (al sindaco non risultano dimissioni formali da tale incarico) replica così: “Distilo è stato fondamentale per la mia elezione a sindaco? Certo, i voti non si sa da dove arrivano, ma voglio pensare che sia stato determinante. Insieme a lui abbiamo fatto delle cose insieme, importanti e utili, ma spesso in politica le strade si dividono. E comunque in questo caso si sono divise a prescindere da quella che è stata poi l’indagine che attualmente lo riguarda”.

SICUREZZA: “GLI EPISODI NON VANNO MINIMIZZATI, MA L’ALLARMISMO INGIUSTIFICATO FA MALE ALLA CITTÀ”

Anche ad Albenga la sicurezza è indubbiamente uno dei temi più sentiti dai cittadini. Tomatis non lo nega, ma allo stesso tempo non accetta l’atteggiamento di una parte delle minoranze: “Il problema sicurezza è un tema molto sentito ma è in tutta Italia. Non può essere sottovalutato e sempre attenzionato. Ma non deve essere trasformato in un allarmismo ingiustificato che fa solo male alla nostra città. Non capisco lo spirito per cui un singolo episodio debba essere così amplificato, non ne vedo la necessità, dato che viene preso in carico, studiato e affrontato. Fermo restando il diritto di cronaca, ci si deve fermare lì se si vuole bene alla città”.

Tomatis, inoltre, ha ricordato anche l’escalation di episodi di cronaca avvenuti “in alcuni paesi vicini”. Il sindaco di Albenga non la cita direttamente, ma il riferimento alla città di Alassio pare evidente: “Mi sembra che i paesi vicini a noi ultimamente abbiano recuperato molto nei nostri confronti”, ha sottolineato il primo cittadino ingauno.

VERSO LA FINE DEL MANDATO: GLI OBIETTIVI PRESENTI E FUTURI DEL SINDACO

A quasi due anni dalla fine del suo primo mandato, Tomatis prova a tracciare un primo parziale bilancio dei risultati ottenuti: “I tre milioni che arriveranno dal Ministero per l’isola Gallinara sono un risultato storico per Albenga e non solo – sostiene il sindaco albenganese -. In calendario abbiamo l’inizio dei lavori per la realizzazione del polo scolastico. Il 16 febbraio scorso sono stati consegnati i lavori di demolizione dell’ex caserma Turinetto, che è l’area su cui poi sorgerà il Polo scolastico per il quale abbiamo ottenuto il finanziamento di 10 milioni di euro grazie all’amministrazione Cangiano. Mi piacerebbe vederlo finito, anche se sarà molto difficile. È un’opera che la città di Albenga aspetta da sempre e sono orgoglioso di poterla far partire”.

“Altre opere sono passate inosservate, come la depurazione del 70% della città di Albenga, anche questo è un tema che ha attraversato molte amministrazioni e dallo scorso anno abbiamo collegato la sponda sinistra del Centa al depuratore di viale Che Guevara e stiamo preparando i progetti per collegare il restante 30% e questo è un grosso risultato anche dal punto di vista turistico”.

Poi c’è il secondo lotto della messa in sicurezza del rio Fasceo e Carendetta, a Campochiesa. Un’opera da 4 milioni di euro che mi auguro parta prima dell’estate. L’anno scorso abbiamo terminato il primo lotto da 2,5 milioni di euro. Tra poco ripartiremo con il secondo lotto dell’allungamento dei moli, un’opera da 2,5 milioni di euro. Verrà rifatto tutto il ripascimento e verrà costruito un nuovo molo in viale Che Guevara. E poi abbiamo ottenuto il finanziamento per il prolungamento della pista ciclabile da Albenga a Bastia, 600 mila euro dal Pnrr. Partirà entro l’anno. Sono opere che creano un indotto economico in grado di risollevare le sorti di un paese”.

ALBENGA 2024, IL SINDACO SI RICANDIDERÀ?

La risposta è il classico “ni”. Tomatis non si sbilancia, ma lascia uno spiraglio: “È un po’ presto, da qui a due anni può succedere di tutto e di più. Quindi non lo so. Io sono contento della scelta che ho fatto, è una esperienza formativa importante che spero possano fare tanti giovani anche come consiglieri comunali. È gratificante ma allo stesso tempo molto difficile gestire i soldi pubblici”.

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