Iniziativa

I “Custodi del bello” arrivano a Savona, il sindaco: “Primo passo contro il degrado”

Presenti il sindaco Russo, l'assessore Pasquali e le associazioni coinvolte

Savona. Curare e fare manutenzione sui beni comuni della città coinvolgendo persone da reinserire nel mondo del lavoro creando così opportunità di reinserimento sociale per soggetti fragili: i ‘Custodi del Bello’, arrivano anche a Savona, quarta città in Italia, dopo Firenze, Milano, Brescia e Roma. Dopo una prima fase per l’organizzazione, il progetto partirà intorno a marzo.

Tra le attività da svolgere ci saranno, ad esempio, la verniciatura delle panchine, rastrelliere delle biciclette e di altri elementi di arredo urbano, la pulizia dei giochi per i bambini, dei prati dopo lo sfalcio del verde, delle aree cani, la rimozione dei graffiti, degli adesivi sui pali della luce, le tinteggiature interne nelle scuole e, in prospettiva, anche la guardiania e la pulizia dei servizi igienici pubblici.

Unisce l’azione del pubblico a quella del privato sociale con Fondazione Diocesana-Comunità e Servizi e sostenuta da Fondazione Azimut onlus, con il supporto operativo di Rotary e Randstad.

Primo passo per cercare di riportare il decoro nella nostra città e lo facciamo con il primo tassello consapevoli che non esaurisce il problema e non lo risolve interamente. Si sviluppa tra soggetti diversi e li ringrazio perchè sono il cuore di questo progetto”, ha detto il sindaco di Savona Marco Russo.

Ha fatto eco l’assessore alla sicurezza Barbara Pasquali: “Progetto in cui crediamo molto perchè vincono tutti, le persone con fragilità che vengono inserite nel mondo del lavoro e i cittadini perchè si riqualificano gli arredi urbani. Prendersi cura dei beni comuni – sottolinea – può portare emulazione. Siamo particolarmente orgogliosi, perché siamo convinti che genererà un circolo virtuoso tra amministrazione e cittadini“.

Ci sono diverse fasi: la prima riguarda l’individuazione da parte del Comune di opportunità di lavoro, le associazioni si occupano di cercare le squadre di lavoro. Le persone saranno formate e poi impegnate nelle situazioni scelte dall’amministrazione. Saranno accompagnate da un capo squadra che le segue per raggiungere la migliore realizzazione dei lavori.

“Faremo formazione e orientamento per cercare di riuscire a ricollocarsi”, l’obiettivo del progetto presentato da Marco Berbaldi.

Nel frattempo nei prossimi mesi, presubimilmente in primavera, sarà approvato il regolamento dei beni comuni per la gestione delle aree pubbliche con il coinvolgimento delle associazioni ma anche dei singoli cittadini.

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