Savona/Valbormida. “Sono state raccolte le manifestazioni di interesse delle ditte che hanno risposto al bando per il ripristino dell’impianto funiviario che da Savona trasporta le rinfuse in Val Bormida ed entro il 17 febbraio terminerà il termine per la ricezione delle stesse. Ai primi di marzo verrà formulata la proposta di aggiudicazione, a fine marzo avverrà la consegna della progettazione esecutiva e ai primi di maggio l’approvazione della suddetta progettazione”.
Sono questi i tempi previsti per la messa in funzione dell’impianto funiviario comunicati dai sindacati che emergono dalla riunione tra le parti interessate: i Comuni di Cairo Montenotte e di Savona, la Regione Liguria, l’Unione Industriali di Savona, l’Autorità di Sistema Portuale, il senatore Paolo Ripamonti, la parlamentare Sara Foscolo e il commissario Vittorio Maugliani.
L’alluvione di fine novembre 2019 aveva danneggiato due piloni impedendo all’impianto di funzionare. A fine 2021 è stato pubblicato il bando per la manifestazione di interesse per i lavori di ripristino dell’impianto. “Abbiamo sollecitato il commissario sul tema della manutenzione del resto dell’impianto (non solo della zona danneggiata) – spiegnao i sindacati – e sulla necessità di un intervento da parte del ministero per l’affidamento dell’impianto ad un nuovo soggetto. Il commissario ci ha comunicato che il ministero è al corrente di tali problematiche e sta lavorando per una soluzione delle stesse in tempi rapidi, compatibilmente con la complessità della questione”.
“Esprimiamo – concludono le organizzazioni sindacali – apprezzamento per l’operato del commissario, ma non possiamo che rimarcare la nostra preoccupazione per il futuro occupazione dei lavoratori di funivie, crediamo quindi che il ministero dovrà impegnarsi nei tempi più rapidi possibili per trovare una soluzione alla vertenza“. Manca, infatti, ancora da sciogliere il nodo rischio cassa integrazione per i 67 dipendenti dell’azienda in seguito alla messa in liquidazione dall’1 gennaio 2022. Al momento la copertura è garantita fino a fine agosto non arrivando quindi alla fine dei lavori.
Nei mesi scorsi, invece. sono state reperite le risorse necessarie per garantire la realizzazione dei lavori (mancavano 900 mila euro).