Celle Ligure. Fare ritorno a casa, la sera. Chiudere il portone e accorgersi di un forte odore di bruciato che proviene dalla stanza da letto. Bastano pochi passi per entrare e capire che la cassaforte è stata aperta con il flessibile e, nella camera a soqquadro, sono entrati i ladri. Ora di cena.
Portone blindato, nessun segno: i soliti ignoti sono saliti dal tubo della grondaia e hanno forzato la finestra del terrazzo che si affaccia sulla chiesa dell’Assunta ai Piani. Bottino ingente: qualche migliaio di euro in contanti ma il dolore più grande è per i preziosi. Qui, come sempre accade, non c’è solo un valore monetario, ma quello più pesante è l’affettivo. Che prezzo non ne ha.
Questo è uno dei furti messi a segno con la tecnica del flessibile per mezzo della quale, già da novembre, più di un appartamento è stato svaligiato. Colpi nella zona dei Piani, della Costa, dei Bottini, di Cassisi cui si aggiungono “visite” in centro e dalla chiesa di San Michele, al Lavadore.
“Subito non ce ne siamo accorti perché non c’era nessun segno di scasso o forzatura dalla porta d’ingresso”. Il dispiacere di questa famiglia “hanno svuotato la cassaforte e tutti i cassetti della stanza. Si sono portati via i nostri oggetti di valore, soprattutto affettivo”. Il furto ieri, ai Piani, in un palazzo vicino alla chiesa.
I carabinieri hanno da tempo intensificato i controlli sia in centro, sia nelle frazioni. Indagini in corso.