Pensiamoci

Unione industriali

Cantieri in autostrada e semafori sull’Aurelia, il grido di allarme del presidente Berlangieri

Abbiamo arricchito i Benetton ma i problemi sono ancora aumentati. Serve la Carcare-Predosa

Generica

Savona. Il grido d’allarme del presidente dell’Unione Industriali Angelo Berlangieri – che, non dimentichiamolo, per la prima volta arriva dal Turismo – merita di essere approfondito e sostenuto.

Berlangieri mette in risalto come il combinato disposto tra cantieri in autostrada e sull’Aurelia (ad esempio quattro semafori tra Finale e Albissola) mandi costantemente in crisi il trasporto delle persone e delle cose. Senza contare, aggiungiamo, che il fenomeno del turismo mordi e fuggi, oggi purtroppo così presente, può dirottare su altre destinazioni o costringere alla rinuncia di un week end, visto che solo sulla via del rientro, la domenica sera, bisogna mettere in conto di affrontare lunghe code senza che ci sia una via di scampo.

Poco meno che una presa in giro sembra poi il complicato Cashbach inventato da Autostrade per l’Italia per reintrodurre il pedaggio quando i cantieri tra Savona e Genova strozzano il traffico ogni giorno dell’anno o quasi. A proposito: una nuova serie di lavori sono stati annunciato per la settimana tra il 28 febbraio e il 2 marzo. Non stona ricordare che Autostrade per l’Italia è ormai in mano pubblica: l’abbiamo comprata arricchendo i Benetton con i soldi di tutti noi. Come sono distanti i proclami dopo il crollo del ponte Morandi.

Pur riconoscendo la necessità di effettuare quei lavori trascurati per decenni, il presidente degli industriali non può che denunciare una situazione diventata ormai intollerabile.

Occorre dunque una programmazione meno impattante dei lavori, un’unica cabina di regia per evitare coincidenze di cantieri tra le autostrade e l’Aurelia e, in ultima analisi, pensare davvero a costruire alternative come la Carcare-Predosa.

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